TAR Campania, Napoli, Sez. III, 5 febbraio 2020, n. 562

TAR Campania, Napoli, Sez. III, 5 febbraio 2020, n. 562

MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. III, 5 febbraio 2020, n. 562
In materia di fascia di rispetto cimiteriale, come chiarito da costante e condivisa giurisprudenza (Cons. Stato, sez. IV, 8 luglio 2019, e TAR Campania, Napoli, sez. VIII, 18 ottobre 2019, n. 4978) la fascia cimiteriale di inedificabilità si impone ex se, con efficacia diretta ed immediata, a prescindere da qualsiasi recepimento in strumenti urbanistici, che non sono idonei, proprio per la loro natura, ad incidere sull’esistenza o sui limiti di siffatti vincoli.
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Ancora sull’istituto dell’immemoriale

Attorno alla pronuncia della Corte di Cassazione, Sez. Un. Civ., 4 settembre 2018, n. 21598 (reperibile anche nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM) è stata sollevata, da osservatori attenti, una questione, partendo dal presupposto che, in genere, tale istituto operasse quale metodo di prova presumptio juris tantum, specie per le concessioni molto risalenti nel tempo, richiedendo un’eventuale valutazione sulla reale portata di questa sentenza, in qualche modo “storica”, perché parrebbe legittimare l’istituto dell’immemorabile come strumento di rimedio anche amministrativo e non solo giudiziale, quanto meno laddove afferma che il riconoscimento da parte del comune della titolarità del diritto di sepoltura privata esercitato da tempo immemorabile su aree o porzioni di edificio in un cimitero pubblico configuri una concessione amministrativa di beni soggetti al regime demaniale.... Leggi il resto

TAR Sicilia, Catania, Sez. II, 23 gennaio 2020, n. 181

TAR Sicilia, Catania, Sez. II, 23 gennaio 2020, n. 181

MASSIMA
TAR Sicilia, Catania, Sez. II, 23 gennaio 2020, n. 181
Per giurisprudenza assolutamente consolidata, il vincolo cimiteriale determina a tutt’oggi un regime di inedificabilità ex lege e integra una limitazione legale della proprietà a carattere assoluto e non consente in alcun modo l’allocazione sia di edifici, sia di opere incompatibili con il vincolo medesimo, e ciò in considerazione dei molteplici interessi pubblici che la fascia di rispetto intende tutelare, quali le esigenze di natura igienico-sanitaria, la salvaguardia della peculiare sacralità che connota i luoghi destinati alla sepoltura e il mantenimento di un’area di possibile espansione della cinta cimiteriale (cfr.
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TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 23 gennaio 2020, n. 932

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 23 gennaio 2020, n. 932

MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 23 gennaio 2020, n. 932
Il Regolamento comunale di polizia mortuaria costituisce la fonte attributiva del potere legittimante l’esercizio della facoltà del Comune di disporre dei loculi già dati in concessione e non ancora occupati, al fine di garantire le ordinarie sepolture per tutto il tempo necessario al reperimento dei loculi necessari. L’obbligo di sepoltura dei defunti, nel costituire oggetto di un servizio pubblico, risponde, invero, ad esigenze imprescindibili di tutela, oltre che di principi di civiltà, dell’igiene e di salvaguardia dei beni della salute e dell’ambiente, intesi nella loro accezione estesa ed omnicomprensiva di valori non individualmente separabili e in modo generale riferiti alla collettività.
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TAR Campania, Napoli, Sez. III, 22 gennaio 2020, n. 312

TAR Campania, Napoli, Sez. III, 22 gennaio 2020, n. 312

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TAR Campania, Napoli, Sez. III, 22 gennaio 2020, n. 312
Il vincolo del rispetto della fascia di inedificabilità di 200 meri dal cimitero, recato dall’art. 338 del R.D. n. 1265/1934 si impone ex se con caratteri di assolutezza che non consentono il dispiegarsi di alcuna valutazione discrezionale da parte dell’Amministrazione, non richiedendo, pertanto, l’assolvimento di un onere di motivazione in ordine alla sussistenza delle ragioni d’interesse pubblico presidiato dal vincolo, né in punto di incisione dello stesso attraverso un’attività edificatoria che è interdetta in via generale, prescindendo dalla tipologia della costruzione e dalla destinazione d’uso, residenziale o commerciale ovvero artigianale o industriale dell’immobile realizzato nella fascia di rispetto cimiteriale, che è preordinata a salvaguardare sia la sacralità del luogo e la silenziosa espressione dei sentimenti di pietas, sia le pariordinate istanze di tutela igienico – sanitaria.
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TAR Campania, Napoli, Sez. III, 15 gennaio 2020, n. 176

TAR Campania, Napoli, Sez. III, 15 gennaio 2020, n. 176
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TAR Campania, Napoli, Sez. III, 15 gennaio 2020, n. 176

Non rileva il contenuto della delibera del Consiglio comunale di approvazione del Regolamento comunale di polizia mortuaria, in quanto il suo ambito di applicazione, specificamente orientato alla disciplina della polizia mortuaria e dell’attività di gestione del cimitero e dei connessi servizi cimiteriali, esula dalla materia edilizia ed urbanistica, la cui disciplina è riposta in atti programmatori e regolamentari ad hoc, quali il Piano regolatore generale, le relative Norme tecniche di attuazione, nonché il Regolamento edilizio comunale.
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Consiglio di Stato, Sez. IV, 13 gennaio 2020, n. 283

Consiglio di Stato, Sez. IV, 13 gennaio 2020, n. 283
MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. IV, 13 gennaio 2020, n. 283

Non costituisce ampliamento del cimitero l’acquisizione ad esso di una cappella funeraria eretta, in epoca risalente, a ridosso del cimitero stesso.
Risulta tardivo il ricorso proposto dopo due anni, od oltre, dalla pubblicazione delle deliberazioni comunali impugnate, pubblicazione che costituisce il termine di efficacia degli stessi.

NORME CORRELATE

Art. 338 R.D. 27/7/1934, n. 1265

Pubblicato il 13/01/2020
N.

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TAR Lazio, Roma, Sez. II-quater, 24 dicembre 2019, n. 14866

TAR Lazio, Roma, Sez. II-quater, 24 dicembre 2019, n. 14866
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TAR Lazio, Roma, Sez. II-quater, 24 dicembre 2019, n. 14866
[ id.: TAR Lazio, Roma, Sez. II-quater, 24 dicembre 2019, n. 14865 ]
In materia di vincolo dato dalla fascia di rispetto cimiteriale va ricordato che, secondo la lettura della giurisprudenza in materia l’istituto della riduzione della fascia di rispetto, derivante dal combinato disposto dell’art. 338, quarto comma, del r.d. 1265 del 1934 e dell’art.
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TAR Friuli Venezia Giulia, Sez. I, 19 dicembre 2019, n. 546

TAR Friuli Venezia Giulia, Sez. I, 19 dicembre 2019, n. 546

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TAR Friuli Venezia Giulia, Sez. I, 19 dicembre 2019, n. 546
E’ improcedibile in ricorso avverso atti on cui o sulla scorta dei quali è stato denegato loro l’invocato interramento dell’urna contenente le ceneri del defunto padre unitamente alla salma della madre, precedentemente scomparsa, già inumata nel campo comune, oltretutto in presenza di specifica norma regolamentare locale coerente con la legge regionale.
NORME CORRELATE
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TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 13 dicembre 2019, n. 2885

TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 13 dicembre 2019, n. 2885
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TAR Sicilia, Palermo , Sez. III, 13 dicembre 2019, n. 2885
Non è illegittima la disposizione regolamentare che disciplina la revoca delle concessioni a tempo determinato di durata eccedente i 99 anni anche alle concessioni perpetue ma “L’art. 842 [rectius: 824. N.d.R.], 3° comma del cod.civile include espressamente i cimiteri nel demanio comunale: è pacifico che atti dispositivi, in via amministrativa, non possono configurarsi, senza limiti di tempo, a carico di elementi del demanio pubblico.
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Corte di Cassazione, Sez. I civ., 10 dicembre 2019, n. 32241 (ordin. rimess. SS.UU.)

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 10 dicembre 2019, n. 32241 (ordin. rimess. SS.UU.).
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Corte di Cassazione, Sez. I civ., 10 dicembre 2019, n. 32241 (ordin. rimess. SS.UU.).
Merita rimessione alle SS. UU. Civ. della Corte di Cassazione la questione se l’applicazione di un canone, periodico ed aggiornato, delle concessioni cimiteriali soggette ad obbligo di rinnovo alla scadenza (della concessione) sia applicabile alle concessioni perpetue (e perciò non soggette a rinnovo periodico), il ché implicherebbe un’illegittima trasformazione in temporanea di una concessione originariamente perpetua.
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TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 25 novembre 2019, n. 5540

TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 25 novembre 2019, n. 5540
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TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 25 novembre 2019, n. 5540
Se è vero che il diritto sul sepolcro è un diritto di natura reale assimilabile al diritto di superficie, suscettibile di possesso e di trasmissione sia inter vivos e mortis causa, nei confronti degli altri soggetti privati, è altrettanto vero che esso non preclude l’esercizio dei poteri autoritativi spettanti alla amministrazione concedente (con la precisazione che nel caso di emanazione di atti di revoca o di decadenza spetta la tutela prevista per le posizioni di interesse legittimo e che, in ogni caso, titolare del diritto reale, nonché della coesistente posizione di interesse legittimo nel caso di emanazione di atti autoritativi, è esclusivamente il concessionario, cui non può neppure essere assimilato né il richiedente la sub–concessione, in mancanza del formale provvedimento abilitativo, né chi abbia “acquistato” – solo apparentemente, in ragione della nullità del relativo contratto – il bene demaniale).
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Consiglio di Stato, Sez. V, 14 novembre 2019, n. 7836

Consiglio di Stato, Sez. V, 14 novembre 2019, n. 7836
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Consiglio di Stato, Sez. V, 14 novembre 2019, n. 7836
In sede di processo amministrativo, ha fondamento che l’atto di opposizione, che faccia valere la mancata chiamata in causa di un’ATI preoperante, necessaria per assicurare la tutela di posizioni che poi siano confluite nella sfera giuridica dell’opponente, per cui l’opposizione di terzo deve essere accolta e, per l’effetto, pronunziando sull’appello, devono dichiararsi inammissibili gli eventuali ricorsi ed i motivi aggiunti proposti in primo grado, con annullamento senza rinvio della sentenza appellata e l’improcedibilità dell’appello proposto.
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Quando la procedura (od altro) preclude valutazioni nel merito.

Quando vi sia l’occasione di fare riferimento alla giurisprudenza (e fermo restando che nell’ordinamento italiano questa ha effetti d’interpretazione delle norme positive (= scritte) e non assolvono a funzioni di fonti del diritto), può accadere che una questione venga ad essere dichiarata o inammissibile o improcedibile (si tratta di istituti del tutto distinti, sempre), senza che il giudice possa entrare nel merito delle c.d. eccezioni sollevate da questa o quella delle parti in causa.
Con ciò – a volte – rimangono non affrontati altri aspetti che potrebbero essere anche di una qualche importanza.
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Consiglio di Stato, Sez. II, 28 ottobre 2019, n. 7329

Consiglio di Stato, Sez. II, 28 ottobre 2019, n. 7329
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Consiglio di Stato, Sez. II, 28 ottobre 2019, n. 7329
La normativa statale sui vincoli cimiteriali prevale comunque sulle diverse previsioni degli strumenti urbanistici, principio che è stato più volte chiarito dal Consiglio di Stato con numerose pronunce (v., da ultimo, Cons. Stato, Sez. II, 13 giugno 2019, n. 3952; v. anche Cons. Stato, Sez. IV, 5 dicembre 2018, n.6891). In proposito, data la peculiare natura del vincolo, non hanno rilievo le “rivoluzioni semifederaliste o pienamente autonomiste introdotte negli artt.
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Consiglio di Stato, Sez. V, 24 ottobre 2019, n. 7267

Consiglio di Stato, Sez. V, 24 ottobre 2019, n. 7267
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Consiglio di Stato, Sez. V, 24 ottobre 2019, n. 7267
La Corte di Cassazione ha ritenuto la sussistenza della giurisdizione amministrativa sulla controversia concernenti i provvedimenti comunali in materia di riconoscimento della sussistenza di concessione cimiteriale, applicando l’istituto dell’immemoriale, quando previsto dal Regolamento comunale di polizia mortuaria.
NORME CORRELATE
Pubblicato il 24/10/2019
N. 07267/2019REG.PROV.COLL.
N. 10268/2015 REG.RIC.
N. 10342/2015 REG.RIC.
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