TAR Puglia, Sez. I, Bari, 1° giugno 1994, n. 989 [1]

Norme correlate:
Art 824 Regio Decreto n. 262/1942
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Foro amm. 1994; 2536

Massima:
TAR Puglia, Sez. I, Bari, 1° giugno 1994, n. 989
La rinuncia alla concessione dell’area cimiteriale determina, di regola, la retrocessione al comune (concedente) che, previo eventuale rimborso del corrispettivo al rinunciante, può, con nuova deliberazione, assegnarla ad altro richiedente; pertanto, l’eventuale condizione apposta alla rinuncia, da parte del privato, non obbliga l’amministrazione a “volturare” la concessione in modo automatico (incamerando il canone pagato dal rinunciante) né può avere alcun effetto sulla titolarità e/o sull’esercizio, da parte della stessa, del potere di attribuire la concessione a terzi in quanto i poteri amministrativi rimangono insensibili ai rapporti privatistici sottostanti.… ... Leggi il resto

TAR Puglia, Sez. II, Lecce, 11 febbraio 1994, n. 102

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Foro amm. 1994; 1940

Massima:
TAR Puglia, Sez. II, Lecce, 11 febbraio 1994, n. 102
È viziato da eccesso di potere (per sviamento, per errore sui presupposti di fatto e per difetto di motivazione) il provvedimento di decadenza dalla concessione del suolo cimiteriale – nella specie, pronunciata perché l’ente morale concessionario si sarebbe reso inadempiente, rispetto ai propri obblighi, in quanto avrebbe utilizzato l’edificato sepolcro per il seppellimento anche di persone che non avrebbero avuto titolo ad esservi ospitate, non avendo rivestito in vita la qualità di combattenti – qualora, in base agli elementi obiettivi di cui disponeva l’amministrazione comunale, era assolutamente incerto che l’ente suddetto avesse abusato delle proprie facoltà e dei propri poteri di concessionario permettendo che venissero tumulati i corpi di soggetti non iscritti all’associazione nella cappella gentilizia da essa edificata sul (concesso) suolo comunale.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 15 aprile 1991, n. 554

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Foro amm. 1991; 1122

Massima:
Consiglio di Stato, Sez. V, 15 aprile 1991, n. 554
Deve ritenersi nulla la notifica di una diffida da parte di un comune al titolare di una concessione cimiteriale di eseguire lavori di manutenzione al loculo cimiteriale, ove effettuata a mani di persona abitante nello stesso condominio (nella specie si è ritenuta l’illegittimità derivata della decadenza dalla concessione, stante la nullità della notifica della diffida).… ... Leggi il resto

Cassazione civile, 16 gennaio 1991, n. 375 [1]

Norme correlate:
Art 824 Regio Decreto n. 262/1942
Art 5 Legge n. 1034/1971
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Cassazione civile, 16 gennaio 1991, n. 375
La concessione da parte del Comune di aree o porzioni in cimitero pubblico integra concessione amministrativa di bene demaniale. Ne consegue che la controversia che non attenga solo a canoni, indennità od altri corrispettivi, come quella che metta in discussione il diritto del Comune al rimborso di spese di manutenzione, ovvero la legittimità del recupero di tali spese con ingiunzione resa a norma del R.D.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. Unite, 27 luglio 1988, n. 4760

Norme correlate:
Art 824 Regio Decreto n. 262/1942
Art 5 Legge n. 1034/1971

Riferimenti:
Cassazione civile, Sez. Unite, 27 luglio 1988, n. 4760
La concessione da parte del comune di aree o porzioni di edificio in un cimitero pubblico configura concessione amministrativa di beni soggetti al regime demaniale, indipendentemente dall’eventuale irrevocabilità o perpetuità del diritto al sepolcro. Pertanto, le controversie inerenti ad atti o provvedimenti relativi a tale concessione, che non attengono all’aspetto patrimoniale del rapporto, rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, ai sensi dell’art.… ... Leggi il resto

TAR Sicilia, Sez. II, 26 novembre 1986, n. 349

Norme correlate:
Art 823 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
TAR Sicilia, Sez. II, 26 novembre 1986, n. 349
Il pubblico Demanio è costituito da quei beni che servono al raggiungimento dei fini pubblici nel modo più diretto sicché, per impedire che vengano distratti dalla loro destinazione, l’art. 823 c.c. li ha assoggettati al regime della inalienabilità; detti beni, pertanto, non possono formare oggetto di negozi giuridici privati, traslativi ovvero costitutivi di diritti reali, altrimenti nulli per mancanza di oggetto idoneo, e sono incapaci di essere oggetto di possesso.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. II, 5 marzo 1986, n. 1388

Norme correlate:
Art 1145 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
Cassazione civile, Sez. II, 5 marzo 1986, n. 1388
A norma dell’art. 1145, l° comma, c.c., il possesso dei beni appartenenti al demanio dello Stato e di quelli appartenenti alle province ed ai comuni e soggetti al regime dei beni demaniali, è tutelata, in via eccezionale e per ragioni di ordine pubblico, nei rapporti tra privati, con l’azione di spoglio (art. 1145, 2° comma c.c.) quando sui beni stessi si esplichino atti di godimento analoghi a quelli che si eserciterebbero su cose di pertinenza esclusiva, mentre l’azione di manutenzione è consentita soltanto se si tratta di esercizio di facoltà le quali possono formare oggetto di concessione da parte della P.A.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. II, 30 maggio 1984, n. 3311 [2]

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 824 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
Cassazione civile, Sez. II, 30 maggio 1984, n. 3311
Lo Jus Sepulcri quale diritto ad esser inumati o tumulati nel sepolcro gentilizio si acquista per il solo fatto di trovarsi in quel determinato rapporto di parentela con il fondatore previsto nell’atto di fondazione; in ogni casso esso si trasmette Jure Sanguinis e non Jure Successionis ed è tutelabile con l’azione negatoria ex Art.… ... Leggi il resto