Invero, dopo la data di entrata in vigore del Libro III del Cod. Civile, è stato emanato il R.D. 21 dicembre 1942, n. 1880 (a sua volta entrato in vigore il 1° luglio 1943), il quale (art. 71, commi 2, 3 e 4) conservava disposizioni di carattere patrimonialistico/privatistico sui sepolcri, palesemente in contrasto con l’intervenuta demanializzazione dei cimiteri, per espressa volontà del legislatore.
Si sollevava, così, lo spinoso problema (non solo per indomiti causidici e legulei!)… ... Leggi il resto
Tag: CESSIONE DI SEPOLCRO
Assenza di titolo concessorio: un ultimo appunto…
Nell’ipotesi, estrema ed esiziale, che il non reperimento degli atti di concessione derivasse dalla loro totale omissione illo tempore, fatte salve le possibili responsabilità personali (probabilmente cadute in prescrizione, o comunque estintesi, anche per sopraggiunta morte delle persone coinvolte, stiamo infatti ragionando di concessioni molto risalenti nel tempo), non resterebbe che addivenire a questa dolorosa (almeno per i presunti concessionari e loro aventi causa… se c’è stato subentro!) conclusione: la concessione cimiteriale è tamquam non esset, inesistente e, al più, si potrebbe pure esser concretizzato, nel tempo, un uso della tomba sine titulo, ovvero senza legittimazione alcuna, ossia un’occupazione di fatto o, meglio, abusiva, la quale andrebbe sanata con la rimozione, a totale onere dell’occupante, delle spoglie mortali prive di Jus Sepulchri e, dunque, deposte senza titolo in quel determinato sepolcro oggetto di indagine.… ... Leggi il resto
TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 22 luglio 2021, n. 5096
TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 22 luglio 2021, n. 5096
Pubblicato il 22/07/2021
N. 05096/2021 REG.PROV.COLL.
N. 04843/2020 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania
(Sezione Settima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 4843 del 2020, proposto da
Pasquale M. e Raffaele M., quest’ultimo anche quale erede di Giovanni M., rappresentati e difesi dagli avvocati Salvatore Zaza e Giulio Talamona, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto in Napoli, alla via Dei Fiorentini n.… ... Leggi il resto
TAR Puglia, Bari, Sez. III, 23 aprile 2021, n. 727
TAR Puglia, Bari, Sez. III, 23 aprile 2021, n. 727
Pubblicato il 23/04/2021
N. 00727/2021 REG.PROV.COLL.
N. 01076/2020 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia
(Sezione Terza)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1076 del 2020, proposto da -OMISSIS-, rappresentata e difesa dall’avvocato Giovanni Ernesto Cerisano, con domicilio digitale come da p.e.c. da Registri di Giustizia;
contro
Comune di -OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Michele-OMISSIS-, con domicilio digitale come da p.e.c.… ... Leggi il resto
Quanto possono essere “riconoscenti” le confraternite?
Premessa illustrativa
In una data località, nel 1979 una confraternita titolare di concessione di area cimiteriale su cui era stato, all’inizio, realizzato un manufatto sepolcrale a sistema di tumulazione, richiede al comune (concedente) l’autorizzazione (ottenendola) ad un ampliamento, consistente nella realizzazione di un certo numero, limitato, di posti feretro in ragione del fatto che ormai era prossima la saturazione della capienza, dato il numero dei posti presenti.
Di fatto, questo ampliamento segnava anche il fatto che la confraternita non avrebbe potuto proseguire oltre nell’accogliere le persone ad essa appartenenti (consorelle e confratelli), al punto che si sarebbe trovata nelle condizioni di non poter più operare secondo i propri fini.… ... Leggi il resto
Concessioni perpetue e metodologie alternative di assegnazione per le sepolture private
Spesso, per ottimizzare l’allocazione di tutti i posti feretro disponibili nei cimiteri, si teorizza ancora l’aberrante ricorso ad una trattativa privata [1] tra i normali cittadini, tale da estromettere il Comune dalle sue prerogative istituzionali di ente cui compete la concessione in uso delle sepolture private.
Per rendere possibile questo “cortocircuito”, così da eliminare le presunte, e mai completamente dimostrate farragini comunali, si invoca la passata legislazione (segnatamente il vecchio R.D. n. 1880 del 1942, art.… ... Leggi il resto
Quando lo jus sepulchri spira: il paradosso di un debito assolto con un onere (occulto?)
(NdR da un’idea del Dr. Sereno Scolaro tratta dalle pagine de “I Servizi Demografici”.)
Ragioniamo, ora, su un fatto di attualità funeraria, realmente accaduto, qualche tempo addietro, di grande valore didattico.
Una persona aveva un credito derivante da un rapporto di lavoro nei confronti di un Ente (un istituto religioso), nella fattispecie con riguardo al T.F.R.
Non ottenendo risultati di apprezzabile rilievo, con altre modalità extra-giudiziali, adiva il giudice del lavoro: la controversia si concludeva con un verbale di conciliazione giudiziale con cui l’ormai ex dipendente accettava dall’Ente la proposta conciliativa diretta al soddisfacimento del credito maturato (e riconosciuto).… ... Leggi il resto
Accademia d’antan: quando ancora sarebbe sussistita la compravendita dei sepolcri privati.
“la concessione non è un contratto privato gestibile in piena autonomia, ma essa, al contrario, implica degli obblighi pubblici nell’interesse della collettività, a cui la società si deve attenere”.
Nella monumentale opera giuridica di Cicerone emerge un concetto, in un certo senso, conforme al diritto italiano vigente (nello jus positum: art. 824 comma 2 Cod. Civile, e art. 92 comma 4 D.P.R. n. 285/1990.
L’espressione del grande oratore ed avvocato dell’antica Roma Repubblicana, può essere accostata a Hoc monumentum heredem non sequitur espresso anche con l’acronimo H.M.H.N.S.… ... Leggi il resto
TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 3 agosto 2020, n. 3475
TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 3 agosto 2020, n. 3475
MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez.VII, 3 agosto 2020, n. 3475
Sussiste l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di concludere i procedimenti amministrativi, ai sensi dell’art. 2, comma 1, L. 7 agosto 1990, n. 241. Come ripetutamente ribadito dalla giurisprudenza amministrativa in via generale, occorre pur sempre un’istanza di parte (anche se non in termini di diffida) per poter attivare il giudizio sul silenzio, atteso che l’inadempimento è apprezzabile proprio in relazione all’istanza stessa, che rappresenta un elemento ineludibile del giudizio sul silenzio.… ... Leggi il resto
Diritto primario e diritto secondario di sepolcro
Lo status familiae, presente o preterito, derivante da coniugio o parentela (Artt. Da 74 a 77 Cod. Civile) ovvero, secondo alcuni giuristi, anche affinità, rappresenta il titolo “cardine” e portante per l’effettivo esercizio dello jus sepulchri quando la tomba sorga, ab origine, come privata e gentilizia (ex multis, cfr. 340 comma 2 R.D. n. 1265/1934, ma anche art. 93 comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285).
Come rilevato in dottrina (Dante Buson sulle pagine de: I servizi Demografici, nell’anno 2005) La giurisprudenza ha avuto modo in diverse occasioni di scrutinare la diversità tra il diritto primario e il diritto secondario di sepolcro, che, non dimentichiamo, è un principio innanzi tutto pretorio.… ... Leggi il resto
Consiglio di Stato, Sez. I, 14 aprile 2020, par. n. 755
Consiglio di Stato, Sez. I, 14 aprile 2020, par. n. 755
Consiglio di Stato, Sez. I, 14 aprile 2020, par. n. 755
Il Consiglio di Stato, Sez. V, n. 1554/2018, ha avuto modo di sottolineare che «lo “ius sepulchri”, ossia il diritto, spettante al titolare di concessione cimiteriale ad essere tumulato nel sepolcro, si atteggia come un diritto reale nei confronti dei terzi con la conseguenza che nei rapporti interprivati, la protezione della situazione giuridica è piena, assumendo la fisionomia tipica dei diritti reali assoluti di godimento, garantendo al concessionario ampi poteri di godimento del bene; ove tale facoltà concerna un manufatto costruito su terreno demaniale, lo ius sepulchri costituisce, nei confronti della pubblica amministrazione concedente, un “diritto affievolito” in senso stretto, soggiacendo ai poteri regolativi e conformativi di stampo pubblicistico e conseguentemente non preclude l’esercizio dei poteri autoritativi da parte della Pubblica amministrazione concedente, sicché sono configurabili interessi legittimi quando sono emanati atti di autotutela, atteso che dalla demanialità del bene discende l’intrinseca cedevolezza del diritto, che trae origine da una concessione amministrativa su un bene pubblico.
Consiglio di Stato, Sez. V, 30 marzo 2020, n. 2163
Consiglio di Stato, Sez. V, 30 marzo 2020, n. 2163
Consiglio di Stato, Sez. V, 30 marzo 2020, n. 2163
TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, 19 marzo 2020, n. 659
TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, 19 marzo 2020, n. 659
TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, 19 marzo 2020, n. 659
TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 13 dicembre 2019, n. 2885
TAR Sicilia, Palermo , Sez. III, 13 dicembre 2019, n. 2885
TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 25 novembre 2019, n. 5540
TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 25 novembre 2019, n. 5540
Concessioni cimiteriali perpetue: stanno modificandosi gli orientamenti della giurisprudenza?
Dopo che la giurisprudenza ordinaria, in primis quella di legittimità (Corte di Cassazione) per diverso tempo ha aderito all’impostazione per la quale le concessioni cimiteriali, specie quando aventi a proprio oggetto porzione di area cimiteriale, al fine della costruzione, da parte del soggetto concessionario, di un manufatto sepolcrale a sistema di tumulazione, ritenendo che con la concessione venisse a sorgere un diritto reale, assimilabile al diritto di superficie e, soprattutto, che esse, quando sorte prima dell’entrata in vigore del d.P.R.… ... Leggi il resto