Disposizione del corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica

Fino ad una certa epoca (circa mezzo millennio addietro, senza minimamente voler essere precisi sulle datazioni – anche se si registrano papiri egizi che provano attività di ricerca su questo campo), l’attività di ricerca scientifica sui corpi non veniva effettuata, in termini di sezionamento, dai medici, quanto da barbieri, per quanto sotto la guida dei medici.
R.L. Stevenson ebbe a scrivere, tra le altre opere, anche “Strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde” (1886), racconto di cui non tutti hanno presente, o esplicitano, il momento d’ispirazione, essendo emerso come la Facoltà di Medicina di Edimburgo, quando si trovava in carenza di corpi di persone senza familiari, specie se in condizioni di marginalità sociale, da utilizzare come “materiale didattico” per lo studio dell’anatomia, provvedeva a rivolgersi a “procacciatori”, previo pagamento, che non mancavano di “approvvigionarsi”, dapprima ricorrendo ad omicidi più o meno cruenti, fino a che alcuni, perfezionando la “tecnica”, avevano adottato una tecnica che consentiva di disporre di corpi non “danneggiati”, che venivano remunerati meglio.… ... Leggi il resto

Il corpo è un “oggetto”?

Due brevi flashes introduttivi. Qualche tempo fa, a cena con colleghi iberici (e rispettando le autonomie: catalani), si discuteva e, tra gli argomenti, era stata posta la questione se il trasporto di feretro rientrasse nella tipologia del “trasporto di cose”, oppure in quella del “trasporto di persone”, dato che la risposta per l’una oppure per l’altra comportava fare riferimento differenti regolazioni, anche in ambito dell’Unione europea.
In un video realizzato dal Ministero della cultura e relativo ad alcuni scavi archeologici avviati in una necropoli di un’area della Sicilia orientale, si dava conto che le operazioni propriamente di scavo contavano sulla partecipazione di stranieri accolti in un vicino centro per stranieri rifugiati.… ... Leggi il resto

Un articolo sui processi di decomposizione cadaverica

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Ecological Processes, il microbiota intestinale, al momento della nostra morte, continua a lavorare per decomporre il nostro corpo riciclandolo in altri elementi.

L’articolo originale reperibile cliccando QUI è stato diffuso in Italia da una recensione a cura di TODAY.
Di seguito se ne riportano le parti essenziali:


A raccontare questo affascinante processo è uno degli autori dello studio, la microbiologa ambientale Jennifer DeBruyn, dell’Università del Tennessee, in un articolo pubblicato su The Conversation.

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Tra semplici diritti privati e non patrimoniali e diritti personalissimi: la disputa sullo jus sepulchri

Esito, a nostro avviso esiziale, di un possibile diritto di proprietà formale, molto teorico, per altro, esercitato dal famigliare sul cadavere del de cujus  è ben evidente negli sviluppi logici di taluna giurisprudenza minoritaria particolarmente votata all’argomentazione categoriale.

Secondo questi orientamenti anche piuttosto estremi, a titolo esemplificativo, dopo aver qualificato il corpo inanimato come res extra commercium, grazie a più pronunce di merito,  si veda:  Trib. Terni, 28/02/2011 “[…] il diritto del familiare di disposizione del cadavere altrui (che costituisce una cosa extra commercium) non integra un diritto personalissimo ma, esclusivamente, un diritto privato non patrimoniale, desumibile dalla consuetudine, che spetta ai congiunti del defunto in ragione del sentimento di pietà che li lega allo stesso (ex plurimis cfr.... Leggi il resto

Ma il cadavere può esser oggetto di un diritto di proprietà? – Parte 2/2

In tale prospettiva, di una visione molto, forse troppo minimalista di quell’esternalità negativa (!) chiamata “cadavere”, utilizzando le fedeli parole di una ri-formulazione operata da Massimo Cosimo Mazzoni con riguardo a un altro ambito, altresì alquanto irto di interrogativi, sarebbe giustificato ritiene che rispetto al corpo inanimato «ciò che sta a cuore al sistema giuridico-costituzionale sia preservarne una tutela materiale come (…) entità ed identità corporea”.
È il corpo – rispetto al quale male si addice la categoria proprietaria, come ben insegna il dettato di cui all’art.… ... Leggi il resto

Ma il cadavere può esser oggetto di un diritto di proprietà? – Parte 1/2

Lo jus sepulchri soltanto se, e nella misura in cui non sia direttamente esercitato dal de cuius, si radicherà in capo ai suoi familiari, pur trattandosi, in tale ipotesi, di una titolarità sussidiaria, ancillare.
Nello jus eligendi sepulchrum, si è comunque in presenza di un diritto della personalità, in quanto tale intrasmissibile, questo almeno è pacifico.
Un diritto, dunque, che pare conoscere due differenti orizzonti funzionali, a seconda  che faccia capo al de cuius oppure ad altri soggetti: nel primo caso, esso risponde all’interesse a veder trattato il corpo inanimato in modo conforme al vissuto esistenziale e valoriale, attuando  una sorta di perpetuazione del senso fondante il diritto che ciascun individuo ha sul proprio corpo animato, nel solco dell’art.… ... Leggi il resto

La cessazione della capacità giuridica

La capacità giuridica si acquista con la nascita (art. 1, comma 1 C.C.), ma quando cessa?
Tralasciando i casi, più o meno abbastanza eccezionali, della pronuncia giudiziale (artt. 414 e ss. C.C.) in presenza di date condizioni afferente alla capacità d’agire (art. 2 C.C.), cioè la capacità di compiere una serie ampia di atti, oppure nei casi di cui agli artt. 404 e ss. C.C., in tutti questi casi non confondendo la capacità giuridica con la capacità di agire, la cessazione della capacità giuridica si ha con la morte.… ... Leggi il resto

Perché parlare di “spoglie mortali”?

Premessa
Ricordando come, nel passaggio tra il R.D. 11 gennaio 1891, n. 42 e il R.D. 25 luglio 1892, n. 448, attuativi della L. 22 dicembre 1888, n. 5849, vi sia stata un’azione di drafting che ha visto una certa quale sostituzione terminologica tra “salma” e “cadavere”, certa quale dal momento che non è stato un processo uniforme, meno ancora assoluto, ma che ha interessato solo alcune disposizioni (per cui i due termini sono presenti in entrambi i testi), cosa che può ex post immaginarsi riconducibile all’opera di diverse “scuole di pensiero”, fenomeno sempre presente negli ambienti accademici.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. III, 26 giugno 2020, n. 3759

Consiglio di Stato, Sez. III, 26 giugno 2020, n. 3759

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. III, 26 giugno 2020, n. 3759
Tamponi per la rilevazione della positività al Covid-19 eseguiti da centri diagnostici privati. Covid-19 – Sanità – Strutture private – Autorizzazione ad eseguire tamponi per la rilevazione della positività al Covid-19 – Diniego – Non va sospeso.  I centri diagnostici privati non possono eseguire i tamponi perché le attività di analisi e tracciatura sono state affidate dalla Regione, in esclusiva, al servizio diagnostico pubblico tramite la rete d’eccellenza Coronet Lazio (1).
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TAR Lazio, Roma, Sez. III-quater, 25 giugno 2020, n. 4512

TAR Lazio, Roma, Sez. III-quater, 25 giugno 2020, n. 4512

MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. III-quater, 25 giugno 2020, n. 4512
Non sussistono le condizioni per accogliere istanza cautelare, con sospensioone dell’efficiacia, quando le questioni poste con il ricorso richiedono approfondimenti in sede di merito, specie in relazione alla complessità delle problematiche scientifiche alla base dell’atto amministrativo impugnato.

NORME CORRELATE
 
Pubblicato il 25/06/2020
N. 04512/2020 REG.PROV.CAU.
N. 03610/2020 REG.RIC.     
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