Quesito pubblicato su ISF2004/2-a

Per la certificazione di esclusione di morte dovuta a reato l’A.USL di … utilizza un modulo che prevede che la firma del medico che lo sottoscrive sia autenticata dal direttore sanitario del presidio ospedaliero o da dirigente sanitario della direzione sanitaria del presidio ospedaliero. Ciò comporta, in caso di giorno festivo o prefestivo (sabato), che il medico di direzione sanitaria di turno di pronta disponibilità venga all’ospedale per una firma. Ha senso questa sottoscrizione di autenticità da parte di un direttore sanitario (che magari non conosce affatto il medico)?... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2003/4-e

Il Servizio Igiene della A.USL di … chiede quale sia il comportamento adeguato da tenere in caso di salme ritrovate presso il domicilio qualche tempo dopo la loro morte: in questi eventi infatti, a causa della fuoriuscita dei liquami cadaverici dalla salma, si pone il problema della pulizia dell’abitazione. Chi ha quindi l’obbligo di provvedere a proprie spese a tale incombenza tramite una delle ditte specializzate in pulizia e sanificazione: l’A.USL (alla quale si rivolgono di solito i familiari) oppure i familiari stessi (come sostenuto dalla A.USL)?... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2003/4-a

Il Comune di … domanda se, al momento della effettuazione di esumazioni ed estumulazioni, debba essere necessaria la presenza del coordinatore sanitario della A.USL?

Risposta:
In relazione a quanto previsto dall’art. 88 del DPR 285/90, per ogni estumulazione di feretro destinato ad essere trasportato in altra sede occorre sia l’autorizzazione del Sindaco (ora del dirigente comunale competente o suo delegato) che viene rilasciata con condizione che il sanitario constati la perfetta tenuta del feretro e dichiari che il suo trasferimento in altra sede può farsi senza alcun pregiudizio per la salute pubblica.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2002/1-w

Il Signor … chiede un chiarimento su di una disposizione del DPR 396/2000 (ordinamento dello stato civile), il cui art.74, comma 2, nel disciplinare l’autorizzazione ad inumazione o tumulazione di cadavere, recita: “L’ufficiale dello stato civile non può accordare l’autorizzazione se non sono trascorse ventiquattro ore dalla morte (….) e dopo che egli si è accertato della morte medesima per mezzo di un medico necroscopo o di un altro delegato sanitario (…)”. La figura del “delegato sanitario” alle funzioni di medico necroscopo è nuova: non figura nel Regolamento di Polizia Mortuaria.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2002/1-v

L’A.USL. di … espone le sue perplessità in merito alla previsione, contenuta nell’art.3 della L. 130/2001, dell’obbligo di prelevare campioni di liquidi biologici e di annessi cutanei per ogni salma. Questo potrebbe infatti avere pesanti riflessi sulla ritualità funeraria. Per l’effettuazione dei prelievi, le salme dovrebbero presumibilmente essere trasportate in obitorio (l’ambiente più idoneo per operazioni che ledono l’integrità della salma): questo rischia di porre fine alla consuetudine, ancora radicata in molte zone, di vegliare le salme a domicilio).... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2001/2-c

Il Comune di … ha in corso con A.USL comunale un piccolo diverbio in merito ai prodotti abortivi fra la 20 e la 28 settimana. Secondo il Comune essi sono parti anatomiche non riconoscibili (da incenerire), mentre per la A.USL, invece, parti anatomiche riconoscibili ma non richieste (art. 7, comma 2 DPR 285/90) e quindi da seppellire in seguito a cremazione.

Risposta:
Il Comune, ai sensi dell’art. 50 del DPR 285, è tenuto a dare sepoltura e a sostenerne il relativo onere economico ai cadaveri, ai resti mortali (comprese le parti anatomiche riconoscibili, delle quali oggi esiste una definizione normativa ad opera dell’art.3 del DM 219/00) ai nati morti e ai prodotti del concepimento di cui all’articolo 7 (vale a dire che sono esclusi i prodotti abortivi di età di gestazione inferiore alle 20 settimane non richiesti dai familiari) purché di deceduti nel Comune o di persone che avevano al momento della morte residenza nel Comune.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2001/1-p

È stato richiesto allo Stato Civile di questo Comune di concedere autorizzazione del Sindaco per il trasporto di una salma, dall’obitorio del Cimitero di questo Comune alla casa di abitazione, sempre nello stesso Comune, con cassa aperta. La salma avrebbe dovuto sostare in casa per un giorno e una notte prima della sigillazione della cassa. Si precisa che la salma era stata trasportata all’obitorio dopo il decesso sulla pubblica via, che per la stessa non era intervenuta autopsia e venne rilasciato regolare nulla osta della Procura per il seppellimento.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2000/4-p

Un titolare di una concessione cimiteriale ha richiesto la possibilità di poter trasportare in altro loculo posto in un cimitero di un altro comune, i resti mortali del figlio deceduto nel 1971. Trattandosi di esumazione straordinaria, si chiede: – se deve essere rilasciata l’autorizzazione da parte del Sindaco all’esumazione e al trasporto dei resti mortali in altro cimitero, previo rilascio del nullaosta da parte dell’Autorità Sanitaria Locale; – se è necessaria la presenza della stessa Autorità Sanitaria durante l’operazione di esumazione straordinaria; – se l’operazione di esumazione può essere effettuata anche da operatori esterni l’Amministrazione Comunale che gestisce il cimitero.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2000/2-p

Il Comune di … domanda quale sia l’iter procedurale di approvazione del piano regolatore cimiteriale? Si tenga presente che il piano regolatore redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale non prevede nessun ampliamento dei Cimiteri.

Risposta:
In risposta al quesito relativo all’iter procedurale di approvazione del piano regolatore cimiteriale, si precisa che, a giudizio di autorevole dottrina (BRUSCHI-PANETTA, Nuovo regolamento di polizia mortuaria, Editrice S.E.P.E.L., Minerbio (BO), 1990, 55 ss.) il piano regolatore cimiteriale non avrebbe natura di strumento urbanistico quanto piuttosto di piano particolareggiato avente lo scopo di rappresentare il presente e disciplinare per il futuro lo sviluppo dei cimiteri stessi.... Leggi il resto

TAR Lombardia, Sez. I, 28 gennaio 2000, n. 429

Norme correlate:
Capo 01 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Ragiusan 2000, f. 198, 325

Massima:
TAR Lombardia, Sez. I, 28 gennaio 2000, n. 429
Il provvedimento col quale viene dato atto dell’appartenenza dell’attività di medico necroscopo al servizio di igiene pubblica e ambientale e tutela della salute nei luoghi di lavoro, stabilendo che la stessa è demandata ai medici del detto servizio e che le prestazioni devono essere ricomprese nell’ambito della pronta disponibilità medico igienistico ambientale del servizio, è conforme al dettato normativo risultante dalla lettura coordinata della disciplina di cui al d.P.R.… ... Leggi il resto

Cassazione penale, Sez. V, 13 maggio 1998, n. 6871

Norme correlate:
Art 479 Regio Decreto n. 1398/1930

Massima:
Cassazione penale, Sez. V, 13 maggio 1998, n. 6871
Il certificato di morte rilasciato dal sanitario, in virtù del regolamento di polizia mortuaria, è un atto pubblico, perché è espressione della funzione attestatrice dell’accertamento diretto del sanitario ed ha, nel contempo, una funzione costitutiva, perché preordinata al rilascio dell’autorizzazione alla sepoltura, autorizzazione che è a sua volta subordinata non solo all’accertamento della morte ma anche alla verifica dell’inesistenza di condizioni che potrebbero giustificare interventi dell’autorità sanitaria ovvero di quella giudiziaria.… ... Leggi il resto