Quesito pubblicato su ISF2001/1-d

I familiari di una donna defunta da 18 anni chiedono al Comune l’autorizzazione a collocarne la cassetta resti nella tomba che ospita la salma del marito, posta in campo comune. Si chiede se ciò sia fattibile, al limite inserendo la cassettina in apposito contenitore non biodegradabile. Ciò ovviamente fino alla futura esumazione dei resti mortali del marito.

Risposta:
In relazione al quesito da Voi posto si è del seguente parere: 1. Le cassette di resti ossei vanno tumulate in ossario, loculo (sia o meno presente un feretro – paragr.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2001/1-p

È stato richiesto allo Stato Civile di questo Comune di concedere autorizzazione del Sindaco per il trasporto di una salma, dall’obitorio del Cimitero di questo Comune alla casa di abitazione, sempre nello stesso Comune, con cassa aperta. La salma avrebbe dovuto sostare in casa per un giorno e una notte prima della sigillazione della cassa. Si precisa che la salma era stata trasportata all’obitorio dopo il decesso sulla pubblica via, che per la stessa non era intervenuta autopsia e venne rilasciato regolare nulla osta della Procura per il seppellimento.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2000/2-h

Il Dirigente dei servizi funerari del Comune di … domanda se il trasporto di resti mortali, dal cimitero ad un impianto di cremazione, possa essere effettuato direttamente dalla famiglia con la propria automobile. In dottrina vi sono posizioni antecedenti l’uscita della circolare 10/98 del Min. Sanità che propendono per la non necessarietà dell’utilizzo di apposita autofunebre, vista la non assogettibilità del trasporto di ossa e resti mortali alle misure igieniche previste per il trasporto di salme.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/4-a

Il Comune di ………………. richiede delucidazioni in merito alla conseguenza del mancato rispetto – da parte delle USL – di quanto disposto al punto 9.7 della circolare esplicativa del Ministero della Sanità n. 24 del 24/6/93 in materia di apposizione del sigillo sulla cassa.

Risposta:
La risposta al quesito in esame richiede in via preliminare un accenno alla natura e al ruolo svolto dalle circolari. Ad avviso della dottrina prevalente, tale termine non sta ad indicare una determinata categoria di atti contrassegnata dal loro contenuto, ma ad individuare lo strumento di diffusione e di propagazione di disposizioni: a.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/4-n

Il Comune di ……….. chiede se sia legittima la prassi di imputare ai familiari il costo del trattamento antiputrefattivo eseguito dall’impresa di onoranze funebri privata, su delega del coordinatore sanitario.

Risposta:
Non comporta alcun tipo di problema il fatto di porre a carico dei familiari l’onere economico del trattamento antiputrefattivo. Appare invece alquanto discutibile che tale trattamento venga svolto dal personale dipendente dall’impresa. Infatti l’art.48 dispone che il coordinatore sanitario possa delegare tale operazione ad “altro personale tecnico”.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/2-l

Il Comune di …………….. chiede a chi – tra ASL, Comune e Privati – competono i controlli ex art. 30 D.P.R. 285/90. Vorrebbe inoltre avere delucidazioni sulle problematiche inerenti al rapporto tra cremazione e trattamenti antiputrefattivi.

Risposta:
Allo stato attuale della legislazione, in base all’art. 16/2 del DPPR 285/90 è l’ASL che vigila e controlla il servizio di trasporto delle salme. Il controllo è obbligatorio nel caso di trasporto all’estero, dall’estero o per morti di malattia infettivo-diffusiva.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/1-f

Al punto 1 della circ. Min. Sanità 10/98 la definizione di “resto mortale” non solo viene collegata alle caratteristiche delle salme (completa scheletrizzazione, mummificazione, saponificazione, corificazione), ma viene anche riferita a criteri cronologici: la scadenza del turno decennale per le inumazioni, la scadenza di una concessione ultraventennale per le tumulazioni. II criterio cronologico è una novità: la precedente circ. Min. Sanità 24/93, al punto 15, si limitava infatti alla seguente definizione: “per resti mortali si intendono gli esiti dei fenomeni cadaverici trasformativi”.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/1-n

Nel Comune di …………. solo la consuetudine – non sono infatti stati finora reperiti atti formali al riguardo – determina la reinumazione in campo comune in 10 anni, dopo l’esumazione ordinaria dallo stesso campo. Interesse del Comune è di ridurre tale tempo di reinumazione (se non si ha scheletrizzazione o non si crema il resto mortale) a 5 anni o 2 con aggiunta di biodegradanti, come fissato dalla circ. Min. Sanità 10/98. Sotto l’aspetto formale, l’atto a ciò necessario: – è di competenza del Sindaco (Ordinanza Sindacale)?... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/1-g

Nella seconda parte del punto 3 della circ. Min. Sanità 10/98, si afferma che, dopo l’estumulazione “… E’ altresì consentita la tumulazione nella stessa … sepoltura”. La perplessità nasce dal fatto che ciò non appare completamente in linea con quanto effettivamente stabilito dal regolamento nazionale. L’art. 86 c. 2 prevede che i feretri estumulabili siano destinati all’inumazione. L’art. 88 c. 1 prevede altresì che i feretri possano essere estumulati anche per un trasporto in altra sede.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/1-s

L’Amministrazione comunale di ……………. domanda se – nel caso di ritumulazione di una salma rinvenuta corificata ad oltre 20 anni dalla tumulazione – sia consentito aggiungere delle sostanze favorenti la scheletrizzazione.

Risposta:
In caso di ritumulazione nello stesso manufatto, non è detto che si debba sostituire la cassa di legno, bastando una idonea sistemazione del feretro. Le sostanze biodegradanti agiscono come catalizzatori dei processi ossidativi e, generalmente, per attivarsi necessitano di liquidi. I liquidi sono forniti dal liquame cadaverico nella fase colliquativa, mentre quando si è in presenza di resti mortali saponificati o mummificati il liquido deve essere portato dall’esterno: – nel terreno con l’addizione di acqua meteorica o versata dall’operatore assieme alle sostanze biodegradanti; – nel loculo, versata dall’operatore assieme alle sostanze biodegradanti.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/1-m

I contenitori biodegradabili per l’inumazione di resti mortali di cui alla circ. Min. Sanità n. 10/98 devono essere autorizzati dal Ministero della Sanità?

Risposta:
Il Capo XIV del DPR 285/90 è relativo alla inumazione dei cadaveri. All’art. 75 vi sono le caratteristiche del cofano per l’inumazione di un cadavere. Pertanto il comma 3 dell’art. 75 dovrebbe leggersi in questo contesto e riferito unicamente a materiali sostitutivi del legno nella formazione di casse da inumare contenenti un cadavere.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/1-p

Il Comune di …………. ha affrontato con l’ASL locale il problema dei prodotti biodegradanti (per la reinumazione di 2 anni). Quest’ultima non ha manifestato problemi a consentire l’avvio di una sperimentazione comune, ma tuttavia pone attenzione sul fatto, citato nella circ. Min. Sanità 10/98, paragr. 2, che detti prodotti non debbano essere inquinanti per il suolo o la falda idrica. Qual è il comportamento corretto da tenere?

Risposta:
Le sostanze biodegradanti non sono chimiche e, per le quantità in gioco, neppure inquinanti.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1998/2-g

Nel caso di trasporto per inumazione dal Comune A al Comune B distante meno di 100 chilometri, con sosta intermedia in chiesa del Comune A, con percorrenza complessiva inferiore a 100 chilometri, è obbligatorio l’uso della doppia cassa?

Risposta:
Laddove la sosta intermedia sia limitata allo svolgimento di riti religiosi o civili e la distanza sia inferiore ai 100 km. è sufficiente la sola cassa avente le caratteristiche di cui all’art. 75, se destinata ad inumazione.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1998/2-h

Quali prescrizioni devono essere imposte nel caso di trasporto per inumazione dal Comune A al Comune B distante meno di 100 chilometri, con sosta intermedia in chiesa dal Comune A e con percorrenza complessiva maggiore di 100 chilometri?

Risposta:
Si faccia riferimento alle distanze chilometriche riportate nelle carte stradali (comma 14 del par. 9.1 della C.M. Sanità). Il percorso è quello inizialmente prevedibile, a nulla rilevando il fatto che in realtà si compia un numero di chilometri maggiore.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1998/1-i

Per il trasporto di prodotti abortivi all’estero, si devono seguire le stesse prescrizioni previste per le salme o si può omettere il trattamento antiputrefattivo?

Risposta:
Occorre seguire le stesse prescrizioni previste per le salme. Per il trattamento antiputrefattivo si ritiene debba essere ridotta opportunamente la quantità di formalina F.U. in quanto la quantità di 500 c.c. è calcolata sul cadavere di adulto.

Norme correlate:
Art capo08 di Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 90

Riferimenti:

Parole chiave:
CADAVERE-feto,CADAVERE-nato morto,VARI-trattamento antiputrefattivo


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