TAR Friuli-Venezia Giulia, Sez. I, 17 giugno 2019, n. 275

TAR Friuli-Venezia Giulia, Sez. I, 17 giugno 2019, n. 275

MASSIMA
TAR Friuli-Venezia Giulia, Sez. I, 17 giugno 2019, n. 275

In presenza di un’autorizzazione amministrativa avente durata determinata, l’eventuale domanda di rinnovo va presentata prima della scadenza,  non essendo ammissibile che il rinnovo possa essere richiesto ed ottenuto in qualsiasi momento successivo alla scadenza stessa, dato che questa determina effetti decadenziali. non compatibili con ipotesi di prorogatio de facto di una precedente autorizzazione.

NORME CORRELATE

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TAR Abruzzo, Pescara, Sez. I, 11 febbraio 2019, n. 31

TAR Abruzzo, Pescara, Sez. I, 11 febbraio 2019, n. 31

MASSIMA
TAR Abruzzo, Pescara, Sez. I, 11 febbraio 2019, n. 31

Le disposizioni dell’art. 4 D.M. (LL.PP.) 14 giugno 1989, n. 236, in particolare quelle che attengono alla larghezza delle rampe di scale, vanno osservate anche in caso di successiva realizzazione di impianto di ascensore, in modo da assicurare il passaggio orizzontale di una barella con una inclinazione massima del 15% lungo l’asse longitudinale, od, eventualmente, anche di un feretro.… ... Leggi il resto

Le urne cinerarie concorrono o meno alla capienza del sepolcro?

Il Consiglio di Stato (Sez. V, 19 luglio 2018, n. 4401) era stato richiesto di pronunciarsi, tra gli altri, su di  una questione che appare interessante, cioè quella se l’accoglimento di un’urna cineraria in un sepolcro privato nei cimiteri “occupi”, o meno, un posto. Peccato che, per motivi procedimentali, il giudice amministrativo di 2° grado non abbia potuto esprimersi in proposito, per il fatto che, in sede di reclamo, non possono sollevarsi questioni nuove, rispetto a quelle poste ad oggetto del petitum di 1° grado (o, almeno, ad eccezioni sollevate in quella sede).… ... Leggi il resto

Trasporto e sepoltura di nati morti e prodotti abortivi: quale veicolo e quali contenitori impiegare?

Pervengono a questa Redazione complessi quesiti su una materia alquanto spinosa e poco trattata, forse per la sua rarefazione: Il trasporto di un infante nato-morto, così come dichiarato all’Ufficiale di Stato Civile, con relativo certificato ex art. 37 D.P.R. n. 396/2000, deve essere sempre espletato da un’impresa funebre con apposito veicolo, o può essere effettuato direttamente dai genitori con un mezzo proprio?

Analogamente, i prodotti abortivi o del concepimento per i quali sia richiesto egualmente dai genitori l’accoglimento in cimitero possono esser trasferiti alla sepoltura con un normale automezzo viste le dimensioni molto contenute del piccolo feretro?… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2014/4-b

Nella nostra attività di onoranze funebri ci è capitato a volte di essere interpellati da parenti o direttamente dai servizi cimiteriali per rispondere in merito alla perdita di liquidi organici dai cofani da noi forniti e tumulati presso i cimiteri.
Visto che questi episodi si sono verificati sempre dopo almeno due/tre anni dalla tumulazione, chiediamo come poter valutare fino a che epoca estendere la garanzia, vale a dire la nostra responsabilità su quanto venduto – zinco e valvola di sicurezza – alla luce della deteriorabilità del materiale stesso (diventa infatti difficile stabilire a causa di quale difetto si è verificato il problema: costruzione, confezionamento del cofano, mancata tenuta del muro di tamponamento, ecc.).
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Quesito pubblicato su ISF2013/1-e

Nel 1985 è stato inumato in fossa il defunto X. Si è poi cercato di provvedere all’esumazione ordinaria:
– nel 2000 (il cadavere era indecomposto);
– nel 2005 (essendo il cadavere ancora indecomposto, il servizio comunale preposto ha utilizzato il prodotto per accelerare i processi di scheletrizzazione);
– nel 2011 (parte dello sterno era indecomposta, la cassa toracica si presentava con parti secche e biancastre, mentre il rimanente erano resti ossei).
Si chiede se è possibile inumare un’altra salma nella stessa fossa del defunto X, oppure se è necessario attendere che questo sia completamente scheletrizzato.
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Quesito pubblicato su ISF2012/4-a

È arrivato al crematorio di…un feretro contenente un corpo da cremare, proveniente da un Paese estero in cui il corpo era stato trattato (tanatoprassi). Il feretro è confezionato con cassa di legno interna, cassa di piombo saldato avvolgente la prima e cassa esterna di legno.
Cosa si deve fare in questo caso per la cremazione?
Quali problematiche ne possono derivare, visto che nella certificazione che accompagna il feretro è esplicitamente menzionato l utilizzo di un quantitativo di formalina in misura di poco superiore ai 4 litri e che occorre tenere lontano il corpo da fonti di calore?
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Con lo zinco…o senza?

Durante l’ennesimo esame comparativo tra le diverse norme di polizia mortuaria che regolano la cremazione e le richieste avanzate dalle SoCrem, per snellire le procedure amministrative o d’ordine igienico-sanitario, abbiamo notato un dettaglio sconvolgente: da parte delle imprese funebrisi chiederebbe, con sempre maggior insistenza, ai gestori degli impianti crematori, soprattutto in occasione delle operazioni cimiteriali massive di estumulazione, l’incinerazione dei feretri anche in presenza di vasca zincata, quando ciò non è più possibile, se non in rarissimi casi di impianti ancora predisposti per abbruciare lo zinco, in forza delle sempre più restrittive norme sulle emissioni gassose ed inquinanti in atmosfera.… ... Leggi il resto

Quando usare la cassa di zinco o il cassone impermeabile esterno e rimovibile rispetto alla bara lignea nell’inumazione di infetti

Nell’impiego delle casse destinate alla sepoltura entro loculo o nicchia muraria, per i trasporti da comune a comune oltre i 100 Km, oppure ancora per i trasferimenti di cadaveri umani portatori di morbo infettivo diffusivo, o, infine nei trasporti internazionali (ovviamente fuori dei casi contemplati dalla Convenzione Internazionale di Berlino) è consentito che la regione a seguito della devoluzione di compiti e funzioni dallo Stato agli enti territoriali, realizzato con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 26 maggio 2000, ai sensi dell’Art.… ... Leggi il resto

Una grave lacuna regolamentare rimasta ancora insoluta

Il DPR 285/90, con l’Articolo 30, fissa precisi criteri costruttivi in merito alle bare predisposte per:

” Tumulazione (Art. 77).
” Traduzione di cadaveri da e verso l’estero (eccetto i casi previsti dalla convenzione di Berlino). Ex Artt. 28 e 29
” Trasferimenti oltre i 100 Km quale che sia il tipo di sepoltura prescelta
” Trasporto e sepoltura di infetti (Artt. 18 e 25).
ovvero per tutti quei feretri confezionali con doppia cassa lignea e metallica, cui si debbono aggiungere particolari dispositivi meccanici, quali reggette, valvola depuratrice a depressione, e chimico-fisici, come strato di torba, segatura o polvere assorbente biodegradabile, da sistemare nell’intercapedine, tra cassa di legno e vasca zincata, per il contenimento di eventuali percolazioni cadaveriche gassose o liquide.… ... Leggi il resto

La “stagnatura” nei cofani di zinco

Grande risonanza e rilievo a Tanexpo 2012, con diversi stand dedicati, hanno avuto nuovi sistemi e strumenti per il confezionamento dei cofani in metallo di cui è costituita la doppia cassa di cui all’Art. 30 DPR n.285/1990

Proprio dall’Art. 30 del vigente regolamento di polizia mortuaria si desumono tutte le caratteristiche tecniche che un feretro, idoneo per la tumulazione ex Art. 77 del suddetto DPR, debba necessariamente presentare.
Al secondo comma della suddetta disposizione, il legislatore prescrive in modo tassativo come la controcassa di metallo debba essere saldata.… ... Leggi il resto

E' partita la procedura UNI per definire gli standards in Italia per le bare

L’UNI (ente di normazione italiano) informa che ha lanciato una inchiesta pubblica preliminare in vista della emanazione di due distinte norme tese a definire gli standards delle bare e dei relativi accessori. L’inchiesta preliminare è in corso e termina l’8 giugno 2011. Di seguito si riportano i dettagli delle due norme che sono allo studio dell’UNI:

Codice progetto proposto: U40005940
Titolo: Cofani funebri – Casse di legno – Requisiti e metodi di prova
Sommario: La norma definisce requisiti prestazionali e programmi di prova per l’attitudine all’uso di casse di legno per cofani funebri destinati al trasporto di cadaveri, nonché alla inumazione, tumulazione o cremazione.… ... Leggi il resto

E’ partita la procedura UNI per definire gli standards in Italia per le bare

L’UNI (ente di normazione italiano) informa che ha lanciato una inchiesta pubblica preliminare in vista della emanazione di due distinte norme tese a definire gli standards delle bare e dei relativi accessori. L’inchiesta preliminare è in corso e termina l’8 giugno 2011. Di seguito si riportano i dettagli delle due norme che sono allo studio dell’UNI:

Codice progetto proposto: U40005940
Titolo: Cofani funebri – Casse di legno – Requisiti e metodi di prova
Sommario: La norma definisce requisiti prestazionali e programmi di prova per l’attitudine all’uso di casse di legno per cofani funebri destinati al trasporto di cadaveri, nonché alla inumazione, tumulazione o cremazione.… ... Leggi il resto