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Quesito pubblicato su ISF2001/1-p
TAG: AFbara, Autorità sanitaria, Cadavere, Quesiti, TRASPORTO FUNEBRE
È stato richiesto allo Stato Civile di questo Comune di concedere autorizzazione del Sindaco per il trasporto di una salma, dall'obitorio del Cimitero di questo Comune alla casa di abitazione, sempre nello stesso Comune, con cassa aperta. La salma avrebbe dovuto sostare in casa per un giorno e una notte prima della sigillazione della cassa. Si precisa che la salma era stata trasportata all'obitorio dopo il decesso sulla pubblica via, che per la stessa non era intervenuta autopsia e venne rilasciato regolare nulla osta della Procura per il seppellimento. Dopo un primo parere favorevole dell'Autorità Sanitaria competente al trasporto con cassa aperta, lo stesso venne revocato in un secondo momento in quanto la salma presentava una ferita al capo lacero-contusa. Il medico dell'A.S.L. sosteneva, comunque, che l'autorizzazione al trasporto di cui sopra poteva rientrare in una sfera di discrezionalità del Sindaco a prescindere dal proprio parere. Il Sindaco ha negato l'autorizzazione al trasporto della salma con cassa aperta. In un Comune confinante queste autorizzazioni al trasporto a cassa aperta dall'obitorio dell'Ospedale all'abitazione del defunto, vengono concesse a discrezione del Sindaco e comunque previo parere favorevole dell'A.S.L.. Si desidera quindi conoscere, non essendo mai pervenuta prima d'ora a questo Comune una simile richiesta e non essendo normata detta ipotesi dal Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria, se esista, oltre a quanto prescritto dal D.P.R. 285/90, in materia di trasporti e sigillazione feretri, altra normativa o giurisprudenza o pareri e quale sia la prassi da adottare per il futuro, tenuto conto anche di quanto dichiarato dalla locale A.S.L.
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Quesito pubblicato su ISF2001/1-o
TAG: Cadavere, Quesiti
Poiché ultimamente, nei casi di decessi avvenuti in abitazione, il medico necroscopo o curante, richiede l'autopsia, non compila la scheda istat di morte, che a sua volta viene redatta e sottoscritta dal medico anatomo patologo in contrasto con quanto previsto dalla circolare istat n. 3 prot 736 del 18.01.1995, in cui è previsto che detto modello debba essere sottoscritto esclusivamente dal medico curante o dal medico necroscopo. Si chiede se l'Ufficiale di Stato Civile possa accettare detti moduli per la denuncia di morte con conseguente rilascio del permesso di seppellimento o se detto modello istat debba essere obbligatoriamente sottoscritto dal medico curante o necroscopo intervenuto.
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Quesito pubblicato su ISF2001/1-n
TAG: GESTIONE, IMPRESA FUNEBRE, Quesiti, TRASPORTO FUNEBRE, VARI-reati
Recentemente è emerso l’interesse dell’autorità giudiziaria requirente sul fatto che molte, se non tutte, imprese di onoranza funebre operanti nella zona sarebbe sprovviste dei titoli di legittimazione a svolgere tale attività o di alcuni dei titoli necessari. Conseguentemente avrebbe anche ipotizzato responsabilità di natura penale a carico dei funzionari comunali incaricati al rilascio delle singole autorizzazioni al trasporto funebre per non avere essi provveduto, di volta in volta a verificare la sussistenza di tali requisiti. In relazione a siffatta situazione si chiede di conoscere se spetti ai funzionari comunali incaricati della funzione di rilascio dell’autorizzazione ad effettuare il trasporto funebre, verificare la sussistenza dei titoli di legittimazione delle imprese agenti sul territorio e che, in genere, presentano le istanze di autorizzazione in nome e per conto delle famiglie in lutto.
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Quesito pubblicato su ISF2001/1-m
TAG: CMesumazione, Quesiti, RESTI MORTALI
Nel Comune di … in occasione di un'esumazione straordinaria, si è posto il problema della collocazione delle cassettine contenenti i resti mortali. Fino ad oggi gli stessi venivano posti, a richiesta dei familiari, in tombe, ossari o colombari senza preclusione. Mentre l'art. 76 del DPR 285/90 cita: "ogni feretro deve essere posto in loculo o nicchia separato", invece la circ. n. 24/93 del Ministero della Sanità relativa al predetto DPR, al punto 13.2 cita: "è consentita la collocazione di più cassette di resti e di urne cinerarie in un unico tumulo sia o meno presente un feretro". Si chiede quindi di conoscere la corretta applicazione ed interpretazione della normativa richiamata.
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Quesito pubblicato su ISF2001/1-l
TAG: Quesiti, VARI-culti non cattolici
Al Comune di … è stato chiesto, da una comunità mussulmana, uno spazio cimiteriale riservato alla tumulazione delle salme dei propri appartenenti. Vorrei sapere se il Comune è obbligato a creare uno spazio all’interno del cimitero per la tumulazione di suddette salme. Il regolamento di polizia mortuaria comunale non tratta il caso sopra esposto, ma dispone che la tumulazione sia eseguita con il massimo rispetto e decoro per qualsiasi salma.
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Quesito pubblicato su ISF2001/1-i
TAG: Cadavere-ossa, OSSARIO COMUNE, Quesiti
Si è modificato il vigente regolamento comunale di Polizia Mortuaria per renderlo conforme al D.P.R. nazionale in relazione alla possibilità di collocare in ogni fossa non più di un feretro e di due cassette resti solo se collocate in apposito ossarietto. Allo stato attuale, l'ossarietto in questione è costituito da uno scatolare in vetroresina delle dimensioni di cm. 60X30X30, dotato di coperchio ad incastro, nel quale viene inserita una sola cassetta resti di lamiera zincata. Nel prossimo futuro l'ossarietto sarà costituito da analogo scatolare in polietilene. A tal proposito si chiede: 1. Se i resti possano essere direttamente collocati nello scatolare o se debbano essere comunque inseriti in altro apposito contenitore e, in tal caso, se il materiale debba essere esclusivamente la lamiera zincata o se possa essere altro materiale, per esempio il polietilene; 2. In questo secondo caso (resti collocati in apposito contenitore a sua volta inserito nell'ossarietto), se l'ossarietto debba avere dimensioni tali da contenere entrambe le cassette resti o se ciascuna singola cassetta possa avere il suo relativo ossarietto.
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Quesito pubblicato su ISF2001/1-h
TAG: Quesiti, SEPOLCRO
Nel cimitero di … è presente una cappella di famiglia di cui non esistono nell'archivio comunale gli atti relativi al rilascio della concessione. Un membro della famiglia titolare della concessione della cappella chiede se fu legittima la tumulazione nella cappella di famiglia di due feretri appartenenti ad una cognata e ad un fratello senza la preventiva autorizzazione di tutti gli aventi diritto.
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Quesito pubblicato su ISF2001/1-f
TAG: Quesiti, VARI
A suo tempo il Comune di … approvò con delibera del consiglio comunale il regolamento sulle pubbliche affissioni, ma non individuò gli spazi e neppure indicò le superfici da attribuire ai soggetti privati; Due anni or sono il Comune ha affidato ad appaltatore privato il suddetto servizio, continuando ad ignorare le disposizioni di legge relative agli spazi da riservare ai privati. Tale inosservanza impedisce ai privati (nella fattispecie imprese funebri come la scrivente) di provvedere in proprio alla affissione di manifesti mortuari con esenzione del versamento dei corrispettivo. L'affissione deve avvenire esclusivamente tramite la ditta appaltatrice del servizio con pagamento obbligatorio del diritto previsto. Come ci si deve comportare per normalizzare la situazione in conformità al dettato legislativo?
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Quesito pubblicato su ISF2001/1-e
TAG: GESTIONE, GESTIONE CIMITERO, Quesiti
Il Comune di … chiede se sia possibile che il Comune affidi la gestione cimiteriale ad un impresa privata mediante trattativa privata.
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Quesito pubblicato su ISF2001/1-d
TAG: AFbara, Quesiti, RESTI MORTALI
I familiari di una donna defunta da 18 anni chiedono al Comune l'autorizzazione a collocarne la cassetta resti nella tomba che ospita la salma del marito, posta in campo comune. Si chiede se ciò sia fattibile, al limite inserendo la cassettina in apposito contenitore non biodegradabile. Ciò ovviamente fino alla futura esumazione dei resti mortali del marito.