In caso di decesso del fondatore del sepolcro, che ha in vita il coniuge e 3 figli, la suddivisione della quota 1000, come avviene?
Risposta
Il quesito lascia trasparire una concezione di derivazione patrimonialistica (un po’ come nel condominio negli edifici), cui conseguirebbe che il subentro comporti una suddivisione dell’intero in quote. La concessione cimiteriale (e quanto ne ruoti attorno) costituisce una comunione indivisa ed indivisibile per cui il subentro non comporta alcuna suddivisione.
Il fatto che il Regolamento comunale di polizia mortuaria individui come subentrante (o subentranti) il solo coniuge, i soli discendenti (qui: figli), oppure sia il primo che i secondi, è sostanzialmente ininfluente.
Semmai influenze potrebbero aversi sulla appartenenza alla famiglia, nel senso che il subentro (sulla base del Regolamento) del solo coniuge o anche dei discendenti, oppure solamente questi ultimi, potrebbe far mutare l’ambito delle persone appartenenti alla famiglia del concessionario (sempre che con il subentro sia acquisita la qualità di concessionario).
La circostanza descritta ad esempio appare con maggiore evidenza se si considerano i rapporti di affinità. La previsione (nel quesito) di una suddivisione lascia, infine, trasparire una concezione tendente ad assimilare il subentro all’ordinaria successione mortis causa, il che non è, almeno in via generale.