Quesito pubblicato su ISF2013/1-c

A questo ufficio comunale viene spesso chiesto da parte dei familiari, una volta effettuata l’estumulazione dei loro cari, di poter portare a casa le lapidi, per poter riutilizzare le eventuali sculture incise e/o a rilievo poste su esse (angeli, santi, ecc.).
Noi riteniamo che, in base al D.Lgs. 152/2006, tali sculture siano da considerarsi rifiuto e quindi da smaltire come rifiuti inerti. Chiediamo però se esista una normativa che ne prevede il riutilizzo al di fuori del cimitero.


Risposta:
Dipende da cosa è scritto nel regolamento di polizia mortuaria comunale.
Se questo prevede che tutto ciò che entra in un cimitero resta di proprietà del Comune, non si può fare quello che voi dite: se la lapide è stata data dal Comune al momento della concessione, non può poi essere consegnata ai familiari.
Se invece il regolamento di polizia mortuaria comunale tace in materia o addirittura lo consente esplicitamente, visto che il familiare chiede un altorilievo o comunque un oggetto che ha pagato lui, non si è più nella normativa dei rifiuti (proprio perché è rifiuto tutto ciò di cui ci si disfi o non sia richiesto o che la legge identifica come rifiuto).
Se invece il bassorilievo e/o la lapide si è rotta nel corso delle operazioni di estumulazione, è un rifiuto e a nulla vale la richiesta del familiare di averla intera, a meno che questo familiare non provveda a proprie spese alla asportazione dell’altorilievo o dell’oggetto collocato prima della estumulazione.
Si consiglia di chiarire esplicitamente la destinazione di tali oggetti o nel regolamento di polizia mortuaria comunale o, più semplicemente, con una ordinanza sindacale (o dell’assessore) che regola esumazioni ed estumulazioni.


Norme correlate:

Riferimenti:

Parole chiave:
CADAVERE-estumulazione


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