Il priore di una confraternita ha urgenza di effettuare la ristrutturazione della cappella funebre della confraternita stessa. All’epoca della costruzione, al piano terra di questa cappella, furono ricavate delle cappelline familiari.
Chiede quindi in che percentuale devono partecipare i concessionari di tali cappelline alla ristrutturazione prevista.
Risposta:
Occorre individuare la quota dall’originario atto di concessione della cappellina e dal regolamento (o statuto) della Confraternita.
In caso manchino riferimenti certi, la manutenzione straordinaria segue i criteri del condominio dettati dal codice civile.
Una soluzione semplificata può essere la ripartizione del totale dei costi per il numero di posti salma esistenti nella cappella. Se ad esempio ci fossero 100 loculi individuali e 4 loculi per ciascuna delle 25 cappelline (quindi un totale di altri 100 loculi), la ripartizione potrebbe essere di 4/200esimi.
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