All’Ufficio funerario del Comune di … è stato richiesto, da parte di un familiare, l’affidamento in abitazione delle ceneri di una salma cremata a seguito di esumazione.
Il Dirigente intende negare la richiesta in quanto ritiene che un conto sia l’espressione da parte del familiare della volontà di cremazione a seguito di esumazione (prassi ormai consolidata, anche se non esiste la volontà del defunto), ed un altro sia quello dell’affidamento delle ceneri che ritiene debba essere espresso prima della morte.
Risposta:
Si propende per l’interpretazione, per così dire, restrittiva, cioè occorre in tal senso l’espressione di volontà del de cuius.
Ciò non toglie che essendo il Comune ad autorizzare l’affidamento è il Comune a decidere, ferma restando la possibilità di ricorso al giudice da parte di familiari.
Si consiglia di far approvare dal Consiglio Comunale il regolamento comunale in materia di cremazione diffuso con la circolare SEFIT del 12/11/2004, di p.n. 5478 “Autorizzazioni e modalità relative alla cremazione”.
Norme correlate:
Riferimenti:
Parole chiave:
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