L’amministrazione comunale di … deve eseguire dei lavori di restauro di una chiesa dove è sepolta la salma di un famoso artista.
Per l’esecuzione dei lavori si rende necessario esumare la salma e recuperare i resti per tumularli in un sarcofago di granito all’interno della chiesa (operazione necessaria in quanto nel tumulo contenente la salma vi sono grosse infiltrazioni d’acqua per via di una falda acquifera emersa negli ultimi anni). Il defunto ha in vita un solo nipote, informato da tempo delle procedure che questa amministrazione deve eseguire (tra l’altro sono già state acquisite le autorizzazioni sanitarie e della Soprintendenza alle Belle Arti).
Si chiede se il nipote può opporsi a suddette operazioni – considerata anche la valenza pubblica del de cuius – e, in caso affermativo, in che modo si debba procedere.
Risposta:
Per quanto sembra, in relazione alle informazioni fornite, i resti mortali sono già in tumulazione privilegiata.
A rigore, il potere di disposizione della salma e/o dei resti mortali spetterebbe sempre ai parenti nel grado più prossimo, attenendo ai diritti personali.
Tuttavia, nella specie non si tratta di dare ai resti mortali una diversa destinazione, quanto piuttosto di adottare degli interventi che comportano operazioni stru-mentali alla conservazione della sepoltura nel medesimo sito (chiesa), situazione nella quale si deve ritenere che sia necessaria l’informazione dei parenti (nella specie, dell’unico di essi), informazione che appare sia già stata fornita.
Forse, è opportuno anche reiterare questa informazione, in occasione del momento dell’esecuzione, quanto meno in termini di correttezza e mantenendo traccia dell’informazione stessa (r.r.r.).
Norme correlate:
Riferimenti:
Parole chiave:
CADAVERE-esumazione,CADAVERE-resti mortali,CADAVERE-tumulazione,CIMITERO-tombe interesse storico-artistico,VARI-tumulazioni privilegiate
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