Domanda
Il Comune di … chiede qual è il metodo di confezionamento idoneo per le cassette di resti ossei da destinare alla cremazione. Da contatti avuti con la So.Crem. cittadina, il Comune è stato infatti informato che di norma i resti ossei arrivano in normali cassette di legno (poiché l’impianto non accetta contenitori in metallo che non possono essere cremati).
Il trasporto di tali cassette a volte viene effettuato anche da privati cittadini: è legittima questa procedura?
Risposta
È d’obbligo il confezionamento in cassetta di zinco, così come definito dall’art. 36, comma 2 del D.P.R. 285/90.
Giunti a destinazione la cassetta di zinco viene eliminata e le ossa riposte in un contenitore di legno, cartone o altro materiale facilmente combustibile e cremate.
Per favorire il trasbordo, si consiglia di inserire le ossa prima della partenza all’interno di un sacchetto di plastica, poi nella cassetta di zinco; questo per evitarne la diretta manipolazione nel successivo trasferimento.
È anche possibile che il contenitore di ossa sia contenuto nella cassetta di zinco fin dall’origine. Ad esempio si può usare un contenitore di cartone in cui vengono inserite le ossa e poi il tutto inserito nella cassetta di zinco.
Non essendovi problemi dal punto di vista igienico-sanitario, le cassette di zinco di resti ossi possono essere consegnate ai privati familiari previa autorizzazione al trasporto.