A questa Amministrazione è stato presentato un testamento olografo a firma di una signora vedova senza figli, datato nel 1995 e redatto verbale di pubblicazione notarile solo in data 14/12/2004, col quale si lasciava in eredità una tomba nel nostro cimitero alla nipote “Tizia”. La titolare della concessione è deceduta nel settembre del 2003. Nel novembre 2003 due altri nipoti (eredi consanguinei) chiedevano a questa Amministrazione di essere inclusi nella voltura della concessione quali eredi insieme alla nipote “Tizia”. È legittimo volturare la concessione solo al soggetto indicato nel testamento olografo o si deve procedere anche per gli altri nipoti?
Risposta:
Di norma il sepolcro si trasforma in ereditario quando siano venuti meno i discendenti (tra le altre: Corte di Cassazione, Sez. II, sent. n. 5095 29/5/1990 e Sez. II, sent. n. 12957 del 7/3-29/9/2000). Fatte salve le previsioni del Regolamento comunale di polizia mortuaria in proposito – cioè concernenti la successione delle persone alla morte del concessionario in relazione alla concessione – dato che la concessionaria risulta non avere discendenti che jure sanguinis siano succeduti nei diritti concernenti la concessione, il sepolcro deve considerarsi trasformato in ereditario. Ne consegue che gli eredi, se previsto dal Regolamento, subentrano al concessionario defunto, quando questi non abbia disposto con atto di ultima volontà o altrimenti con atto pubblico in modo diverso.
Norme correlate:
Riferimenti:
Parole chiave:
CONCESSIONE-erede,CONCESSIONE-subentro,SEPOLCRO-erede,SEPOLCRO-sepolcro ereditario
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