In data 1/6/2001 veniva inumata la salma di un cittadino marocchino, deceduto per causa violenta e dopo che l’autorità giudiziaria aveva rilasciato la relativa autorizzazione ed in assenza di richieste di trasferimento all’estero della salma. In data 25/9/2001 il consolato marocchino chiedeva alla procura della Repubblica il rilascio dell’autorizzazione all’esumazione ai fini del rimpatrio e la procura dichiarava che, non sussistendo alcuna necessità investigativa che giustificasse l’esumazione straordinaria, l’autorizzazione competesse al sindaco. Si chiede se il sindaco possa autorizzare l’esumazione della salma prima che sia trascorso il periodo di rotazione dell’art. 82 e, nel caso in esame, anche in vista del trasporto all’estero della salma, nonché come interpretare il primo comma dell’art. 83 del DPR 285/1990, anche tenendo conto di eventuali disposizioni ministeriali.
Risposta:
L’art. 83 DPR 10 settembre 1990, n. 285 prevede la possibilità di esumazione prima del prescritto turno di rotazione, definita comunemente anche come esumazione straordinaria, in tre casi, uno quello della disposizione dell’autorità giudiziaria per fini di giustizia e le altre due, rimesse alla competenza dell’autorità comunale, quando sia richiesto il trasporto in altra sepoltura o con la finalità della cremazione. Nel caso di specie, si è in presenza di una richiesta che ha per fine il trasferimento in altra sepoltura, anche se questa si trovi all’estero, per cui l’autorità comunale non può denegare l’autorizzazione all’esumazione straordinaria. Anche se il DPR 10 settembre 1990, n. 285 fa riferimento testuale alla competenza del sindaco, occorre ricordare che le autorizzazioni previste dal DPR 10 settembre 1990, n. 285 rientrano nelle funzioni e nei compiti attribuiti in via esclusiva al dirigente (o chi ne assolva le funzioni, nei comuni che siano privi di figure dirigenziali) a termini dell’art. 107, commi 3 e seguenti D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (e, prima, dell’art. 51 legge 8 giugno 1990, n. 142, in vigore dal 13 giugno 1990). È per altro opportuno segnalare l’autorizzazione concessa alla locale ASL affinché possa dare disposizioni, ove lo ritenga, da osservare per il trasporto, ad integrazione di quanto già stabilito dagli artt. 29 e 30 DPR 10 settembre 1990, n. 285. L’autorizzazione è soggetta al previo pagamento della tariffa stabilita dal comune. (a cura di Sereno Scolaro)
Norme correlate:
Art capo04 di Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 90
Art capo17 di
Riferimenti:
Parole chiave:
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