Quesito pubblicato su ISF2000/4-a

Dopo l’esumazione della salma di un bambino dal campo comune, i genitori hanno chiesto che la lapide di marmo, raffigurante, in bassorilievo, una immagine sacra, di pregevole fattura, venga conservata nel cimitero o in altro luogo indicato dal Comune. Esiste una disposizione di eguale tenore nel regolamento comunale di Polizia mortuaria di recente approvato. Chiede se sia necessaria l’adozione di un apposito provvedimento da parte del Sindaco o del Dirigente interessato.

Risposta:
Vale quanto disposto dal regolamento di polizia mortuaria comunale. Difatti qualunque cosa sia posta nel campo comune, al termine dell’uso, diviene di proprietà del Comune, che la destina secondo quanto stabilito dal regolamento. Nei grandi Comuni sussistono vere e proprie commissioni artistiche per i cimiteri che intervengono in caso di elementi di pregio. In altri Comuni il regolamento affida il compito di decidere cosa considerare o meno rifiuto al responsabile del cimitero. Ove ciò non fosse scritto nel regolamento spetta al sindaco, che è titolato per legge (vedi art. 82, comma 4 del DPR 10 settembre 1990, n.285) regolare le esumazioni, stabilire con propria ordinanza il modo di comportarsi in tali situazioni, vale a dire quale soggetto è competente a decidere (in genere il responsabile del cimitero) come vada destinato il materiale di risulta, ecc. Se nulla viene deciso in tal senso, il materiale può essere riutilizzato all’interno del cimitero o trattato come rifiuto.

Norme correlate:
Art capo17 di Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 90

Riferimenti:

Parole chiave:
CRITERI COSTRUTTIVI_E_GESTIONALI-rifiuti cimiteriali,CRITERI COSTRUTTIVI_E_GESTIONALI-altri


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