Quesito pubblicato su ISF1999/1-s

L’Amministrazione comunale di ……………. domanda se – nel caso di ritumulazione di una salma rinvenuta corificata ad oltre 20 anni dalla tumulazione – sia consentito aggiungere delle sostanze favorenti la scheletrizzazione.

Risposta:
In caso di ritumulazione nello stesso manufatto, non è detto che si debba sostituire la cassa di legno, bastando una idonea sistemazione del feretro. Le sostanze biodegradanti agiscono come catalizzatori dei processi ossidativi e, generalmente, per attivarsi necessitano di liquidi. I liquidi sono forniti dal liquame cadaverico nella fase colliquativa, mentre quando si è in presenza di resti mortali saponificati o mummificati il liquido deve essere portato dall’esterno: – nel terreno con l’addizione di acqua meteorica o versata dall’operatore assieme alle sostanze biodegradanti; – nel loculo, versata dall’operatore assieme alle sostanze biodegradanti. Il rischio di ripresa delle esalazioni è in genere contenuto e laddove vi fossero timori in tal senso, l’azione della sostanza biodegradante è anche leggermente deodorizzante.

Norme correlate:
Art capo17 di Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 90

Riferimenti:
Circolare allegata

Parole chiave:
CADAVERE-esiti fenomeni cadaverici,CADAVERE-tumulazione,VARI-caratteristiche feretro,VARI-sostanze biodegradanti


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