Quesito pubblicato su ISF1998/4-f

Il Comune di ……………….. chiede in quale maniera si può procedere al rinnovo di concessioni temporanee di aree e tombe di famiglia – scadute ormai da diversi decenni e mai rinnovate – in seguito a richiesta degli eredi dei concessionari delle stesse tombe. Si chiede inoltre di quale letteratura disporre per affrontare problematiche attinenti a quanto su esposto.

Risposta:
Il quesito determina diversi problemi. In linea di principio doveva procedersi d’ufficio, alla scadenza, alla estumulazione (o esumazione se in terra) delle salme, avvio dei resti ad ossario o in altra sepoltura, riacquisizione dell’area e/o della tomba al patrimonio (demaniale) del Comune ed eventuale successiva assegnazione con introito per il Comune. La mancata esecuzione della procedura ha determinato un danno per le casse comunali, con possibilità di azione da parte della Corte dei Conti, in quanto le famiglie interessate hanno goduto di un bene e/o di servizi a titolo gratuito ed il Comune non ha applicato le tariffe vigenti. La questione pertanto si articola in diverse sub ipotesi: a) disponibilità delle famiglie interessate a regolarizzare la situazione (ad es. pagando un canone concessorio alle tariffe vigenti per un periodo decorrente da allora e per X anni); b) indisponibilità degli interessati a regolarizzare la situazione. A questo punto può essere fatto valere il fatto che doveva essere il Comune a provvedere alle operazioni cimiteriali necessarie (ed è vero!). Cosicché le possibilità di vittoria in giudizio sono scarse; c) irreperibilità degli interessati (deceduti, trasferiti, ecc.). Una soluzione di buon senso potrebbe essere quella di individuare un’apposita tariffa per questi casi, di poco superiore a quella che si dovrebbe pagare per concessioni analoghe da oggi a X anni. Per chi effettua il rinnovo lo si fa fino al 1998 + X anni (e quindi comprensivo anche del periodo pregresso). Laddove non sia ha il rinnovo si procede ad estumulazione d’ufficio (con avviso nei modi che si riterrà opportuno fare) a carico del Comune. E’ chiaro che questa soluzione è valida se non vi è carenza di posti salma in cimitero. In caso contrario il recupero delle tombe (tutte) è perfettamente legittimo per ovviare a carenza di sepolture. Si noti che, a rigore, le aree e/o tombe dovrebbero essere tutte recuperate al patrimonio cimiteriale e riconcesse. Per ultimo, non si è a conoscenza di dottrina in questo specifico caso.

Norme correlate:
Art capo18 di Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 90

Riferimenti:

Parole chiave:
CONCESSIONE-estinzione,CONCESSIONE-rapporto con il concessionario,CONCESSIONE-rinnovo


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