Quesito pubblicato su ISF1992/1-c

Il Comune di ……. chiede: 1. Compete all’U.S.S.L. o allo Stato Civile la redazione delle schedine ISTAT per quanto concerne il numero nosologico della malattia? 2. Lo Stato Civile e’ sempre tenuto a redigere un registro delle cause di morte? 3. In caso di richiesta di certificazioni delle cause di morte da parte dei parenti (per uso assicurativo) a chi compete il rilascio di tale documentazione?

Risposta:
1) Le schede ISTAT sulla denuncia della causa di morte sono identificate con i codici D4, D5 (maschi e femmine con età superiore all’anno), D4 bis e D5 bis (maschi e femmine con età inferiore all’anno). La norma è contenuta all’art. 1 del DPR 285/90. Le schede sono divise in due parti, la A e la B. In calce al modulo è individuato il soggetto che deve compilare la parte di competenza: – la parte A: del medico; – la parte B: dell’ufficiale di Stato civile. L’indicazione del numero nosologico è competenza sanitaria e quindi, in relazione ai diversi casi che si possono presentare, del medico curante o del medico necroscopico. Si rimanda in proposito all’articolo “Istat : cause di morte” pubblicato su ANTIGONE 2/90, pag. 32 e segg.. 2) La normativa è stata profondamente modificata con l’art. 1 del DPR 285/90, cui si rimanda. II Comune mantiene la competenza per la tenuta del registro delle cause di morte fino al 26/10/1990. 3) La competenza è del soggetto tenuto dl mantenimento del registro delle cause di morte.

Norme correlate:
Art capo01 di Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 90

Riferimenti:

Parole chiave:
VARI-causa di morte


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