Fascia di rispetto e criteri di misura

Vi è stato un contenzioso attorno a come si dovesse calcolare la fascia di rispetto cimiteriale, in cui una parte sosteneva che la misura di questo vincolo doveva farsi dal centro del cimitero, dato che la norma parla di “raggio di 200 m”.
Ora, spesso i cimiteri hanno tutt’altro che forma circolare e, se avessero forma elissoidale, avrebbero anche 2 centri.
Più spesso la loro forma richiama il rettangolo dovendo accogliere, nelle aree ad inumazione, fosse rettangolari, per cui il centro potrebbe, in tal caso, calcolarsi, sul punto comune delle diagonali.
Certo, vi sono anche cimiteri nati come poligoni regolari, o altre figure geometriche. Ma, ancora più spesso, accade che il cimitero originario sia stato nel tempo interessato ad ampliamenti, magari solo su di un lato o su parte di questo, magari con plurimi ampliamenti, cosicché oggi la loro forma è spesso molto irregolare.
Recentemente, il Consiglio di Stato (Sez. V, 14 febbraio 2022, n. 1076; reperibile, per gli Abbonati PREMIUM, nella Sezione SENTENZE) ha affrontato anche questo aspetto, giungendo alla conclusione che il “raggio” dei 200 m. dal cimitero debba considerarsi a partire dalle mura perimetrali della recinzione cimiteriale prevista dall’art. 61 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285.
Cosa che rende fuori luogo il considerare un qualche “centro” del cimitero.
Si aggiunge solo la considerazione che, se proprio si dovesse considerare questo elemento, non sarebbero pochi i cimiteri in cui il “raggio” de quo potrebbe ricadere perfino all’interno della recinzione, con ciò svotando di effetti il vincolo d’inedificabilità posto, a tutela della salute pubblica (= di tutti) dall’art. 338 T.U.LL.SS., R.D. 27 luglio 1934, n. 1265.

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Sereno Scolaro

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