Si dà notizia che in data 7 luglio 2020, in udienza pubblica, la Corte costituzionale, sotto la Presidenza della Presidente Marta Cantabia, ha iniziato la discussione sul ricorso 56/2019 del Presidente del Consiglio dei ministri contro la Regione Lombardia.
Oggetto del ruolo è il seguente:
Sanità pubblica – Polizia mortuaria – Norme della Regione Lombardia – Norme in materia di medicina legale, polizia mortuaria e attività funebre – Funzioni degli ufficiali di stato civile relativamente all’accertamento della morte e alla cremazione e dispersione di ceneri. Utilizzo di cadaveri o parti anatomiche riconoscibili per finalità di studio, ricerca o insegnamento. Istituzione di case funerarie – Previsione di trattamenti di tanatocosmesi – Qualificazione del centro servizi quale impresa che svolge attività funebre – Autorizzazione del Comune alla costruzione e uso di aree per la sepoltura di animali d’affezione – Tumulazione nei loculi areati. Previsioni sul trasporto di cadaveri. Facoltà di devolvere la gestione e manutenzione dei cimiteri a soggetti pubblici o privati. Facoltà del Comune di autorizzare l’edificazione di cappelle private fuori dal cimitero. Autorizzazione dell’Agenzia di Tutela della Salute alla soppressione di cimiteri. Facoltà di tumulare nel proprio loculo o nella tomba di famiglia i resti degli animali di affezione
Ha aperto la discussione la Presidente Cantabia. E’ seguito l’intervento di LUCA ANTONINI (GIUDICE RELATORE). Cui ha fatto seguito la illustrazione delle motivazioni del Governo da parte di Enrico De Giovanni per il Presidente del Consiglio dei ministri (AVVOCATO DELLO STATO). E’ infine intervenuta Emanuela Quici, per delega dell’avvocato Maria Emilia Moretti, per la Regione Lombardia (AVVOCATO)
Si attende pertanto a breve il pronunciamento della Corte Costituzionale.
Chi voglia ascoltare il dibattimento può collegarsi al seguente link
