Il Governo è intenzionato a prorogare, forse fino alla fine dell’anno, lo stato d’emergenza per il coronavirus. La scadenza precedente era fissata per il 31 luglio 2020.
È stato lo stesso presidente del consiglio Giuseppe Conte a confermare l’ipotesi della proroga, che dovrebbe essere formalizzata ne corso della settimana, con un passaggio in Parlamento.
Il Premier ha detto: «È una decisione collegiale che prenderemo in Consiglio dei ministri e non voglio anticipare una valutazione, ma faccio una riflessione anticipatoria. Lo stato d’emergenza non significa che non teniamo sotto controllo il virus, una eventuale proroga significa che siamo nelle condizioni di continuare ad adottare misure necessarie, anche minimali. Quindi non vi dovete sorprendere se la decisione sarà quella di prorogare lo stato d’emergenza».
Al di là delle rassicurazioni, la proroga consentirà al premier di emanare nuovi dpcm.
Per il settore funerario gli effetti possono essere rilevanti.
Difatti l’attuale impostazione contenuta in tutte le circolari di indirizzo del Ministero della salute per il settore funerario prevede che le cautele da adottare sia per il trasporto funebre, che per le cerimonie funebri e ancora per i cimiteri e i crematori cessano 30 giorni dopo il limite dello stato di emergenza stabilito in via generale nel Paese.
Il motivo è dato dal fatto che la morte per Covid-19 segue, generalmente (e nei casi di gravità dell’infezione) oltre le 3 settimane e circa ad un mese dall’infezione.
E’ ora da comprendere se il Ministero della salute ridurrà o meno, in presenza di un calo della mortalità COVID-19, ma purtroppo ancora in presenza di significativi focolai, le cautele da adottare nel Paese. Semmai mantenendole solo per le zone focolaio.
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