In data 29 aprile 2020 il C.d.M. ha deliberato di impugnare alcune disposizioni della Legge Regionale Sicilia 3 marzo 2020, n. 4 “Disposizioni in materia cimiteriale, di polizia mortuaria e di attività funeraria. Modifiche alla legge regionale 17 agosto 2010, n. 18”, della cui adozione si è data notizia con nostra precedente Fun.news.
L’impugnazione segue quelle di leggi in materia funeraria della regione Calabria, Lombardia, e si configura quindi come una precisa scelta politica del Governo di intervento statale in materia di polizia mortuaria. Cosa del resto confermata anche dalle recenti circolari ministeriali emanate in periodo di Coronavirus.
In G.U. 1° Serie speciale – Corte Costituzionale – n. 23 del 3 giugno 2020 è stato pubblicato il ricorso per legittimità costituzionale iscritto al n. 48 ( Allegato 1). E può essere di interesse leggerlo per valutare le argomentazioni alla base del ricorso del Governo.
Difatti esse prendono in considerazione diversi aspetti che sono presenti anche in leggi regionali di altre regioni prima non impugnate. In che significa che sulla base degli orientamenti della Corte Costituzionale necessariamente si dovrà por mano o alla revisione del sistema normativo regionale che si è sviluppato nell’ultimo decennio e forse più in materia funeraria o prendere atto (se la cOrte darà ragione alle regioni) che lo Stato ha ora limitati poteri in materia.