AMA Roma ha reso noto di aver notificato la sospensione dal servizio e dalla retribuzione a 14 dipendenti coinvolti nell’inchiesta condotta da parte della Procura della Repubblica a seguito di indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma su “ipotesi di condotte illecite nell’espletamento di alcune operazioni cimiteriali all’interno del Cimitero di Prima Porta.
La sospensione durerà sino alla chiusura del procedimento disciplinare e, eventualmente, alla definizione del procedimento penale aperto a carico degli stessi”, fa sapere l’azienda capitolina.
L’inchiesta della Procura di Roma è stata distinta in due filoni di indagine.
La prima inchiesta riguarda la vicenda delle urne piene di terra e sassi anziché delle ceneri degli estinti.
La seconda inchiesta riguarda una truffa per finte cremazioni e vilipendio di cadavere.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, alcuni dipendenti Ama in servizio al camposanto, con la complicità di quattro agenzie funebri, avrebbero truffato i parenti dei defunti le cui salme dovevano essere estumulate e cremate.
Gli indagati accusati di vilipendio di cadavere, avrebbero offerto il servizio di cremazione a nero a un costo ridotto ma, in realtà, avrebbero fatto a pezzi la salma, gettando i resti nell’ossario comune.
Per tutti si preannuncia un processo con accuse pesanti: truffa, corruzione e vilipendio di cadavere.