Gran parte degli italiani ha visto le immagini dei camion militari che in fila hanno portato centinaia di feretri in vari crematori del Nord Italia per risolvere la situazione di abnorme mortalità verificatasi a Bergamo e provincia. Ma poco si sa del destino delle ceneri.
Abbiamo così appreso che sono pattuglie di Carabinieri che riportano le urne cinerarie dopo la cremazione. “Ce ne stiamo occupando noi perché credo sia un gesto di vicinanza, una carezza in più alle famiglie dei morti”, dice il comandante provinciale dell’Arma di Bergamo, Paolo Storoni.
“Abbiamo deciso di riportare le urne alle famiglie anche per evitare che alcune pompe funebri, scorrette, possano arricchirsi ulteriormente.
In un momento di difficoltà economiche per tutti, lo Stato deve dare un aiuto concreto e immediato”, sottolinea il colonnello Storoni.
In più, spesso i parenti non possono esserci, perché malati o in quarantena. “Accompagnarli nell’ultimo viaggio e riportarli a casa è il nostro modo di salutarli al posto loro. Consegniamo le urne ai Comuni che poi contattano le famiglie.
Ci arrivano tanti grazie ma la vicinanza dei carabinieri alle persone si fa anche così”, aggiunge il maresciallo arrivato a Bergamo dalla Calabria anni fa.
Per i parenti che hanno scelto la cremazione, i resti possono essere tumulati nei cimiteri o tenuti a casa. In quest’ultimo caso serve una richiesta scritta.
Ogni famiglia ha il suo momento per la sepoltura o per portarsi a casa le ceneri. Non più di 10 persone per volta.