Il Ministero della salute, Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica, aveva chiesto il parere del Consiglio di Stato sullo schema di D.M. relativo alla banca dati nazionale destinata alla registrazione delle Disposizioni Anticipate di Trattamento di fine vita, note con l’acronimo di D.A.T. (prevista dalla Legge di bilancio 2018), richiamando come l’emanando D.M. avesse natura regolamentare, come osservato dal Garante per la protezione dei dati personali.
Per altro, tra la documentazione trasmessa mancava la relazione tecnica sulla quantificazione degli oneri, tanto più necessaria in quanto la norma istitutiva della banca dati prevedeva uno specifico stanziamento.
Conseguentemente il Consiglio di Stato, Sezione Consultiva per gli Atti Normativi, nell’adunanza del 26 settembre 2019, n. 2780/2019, spedita il 7 ottobre 2019, non ha potuto che far altro che sospendere l’espressione del parere in attesa della presentazione della relazione tecnica citata.