[Fun.News 3494] Cremazioni in Italia nel 2018 e aggiornamento di quelle svolte nel 2017

Grandi novità sullo sviluppo della cremazione in Italia ci vengono fornite con la Circolare SEFIT Utilitalia n. 1374 del 01/08/2019, avente ad oggetto: Statistiche sulle cremazioni effettuate in Italia nel 2018 e aggiornamento di quelle svolte nel 2017.
A partire dai dati statistici rilevati per il 2018, SEFIT ha modificato il criterio di raccolta ed esposizione dei dati, inserendo per i crematori che per diversi motivi non hanno fornito dati, una stima delle cremazioni da loro effettuate, basata sulla raccolta di notizie e altre informazioni desumibili da una pluralità di fonti. Laddove il dato è stimato, è stato evidenziato.
Per necessità di raccordo con la serie di statistiche precedenti, SEFIT ha rielaborato anche l’anno 2017 ed effettuati i confronti pure con l’anno 2016 (l’ultimo per il quale non si è fatto riferimento a stime).
Il motivo del cambio di criterio deriva dal fatto – precisa la SEFIT – che negli ultimi anni il dato di cremazioni relativo al Sud Italia era fortemente sottostimato, per carenza di trasmissione dei dati corretti.
Di fronte alla scelta di non fornire i dati mancanti o di fornirli con stime sufficientemente attendibili, si è optato infine per la seconda scelta.
È emersa così una situazione regionale, quella della Campania, che ha modificato sensibilmente il dato complessivo delle cremazioni del Paese.
Per motivi analoghi SEFIT ha rivisto anche il criterio di valutazione delle pratiche funebri alternative alla cremazione, attingendo a dati stimati che hanno permesso di rivedere anche la quantità di tumulazioni e, per differenza – note le cremazioni – le inumazioni.
Ne è scaturita una fotografia della situazione italiana significativamente diversa da quella fino ad ora ipotizzata.
Nel 2018 risultano autorizzati e operanti n. 83 impianti di cremazione in Italia (79 nel 2017).
In questi impianti si sono effettuate nel 2018 183.146 cremazioni di cadaveri (170.903 del 2017, dato rettificato).
A tali valori sono da sommare 37.538 cremazioni di resti mortali nel 2018 (a fronte di 36.425 nel 2017). Pertanto, nei crematori italiani si sono effettuate nel 2018 un totale di 220.684 cremazioni.
Le cremazioni di feretri effettuate in Italia nel corso del 2018 sono cresciute del 7% rispetto all’anno precedente, con un incremento corrispondente a 12.243 unità.
Il forte aumento rispetto alle serie passate è dovuto principalmente all’emersione del dato campano e di alcuni crematori del Sud, nonché al mutamento nelle scelte della popolazione.
L’ISTAT ha recentemente diffuso i dati sulla mortalità e popolazione 2018, anno in cui si sono registrati 633.133 decessi, pari ad un tasso grezzo di mortalità riferito alla popolazione residente del 10,48 per mille.
Quindi l’incidenza della cremazione registrata e stimata sul totale delle sepolture, per l’anno 2018, è del 28,93%, con un discreto incremento in termini percentuali (+2,6%, rispetto al dato 2017, rettificato, che era del 26,33%).
L’incremento del ricorso alla cremazione continua ad avvenire soprattutto al Nord, che ha una maggiore presenza di impianti, ma anche al Centro e da pochi anni è iniziato anche al Sud.
In conclusione, nel 2018 si sono registrate o stimate nel nostro Paese 220.684 cremazioni, svolte in 83 impianti, che portano il nostro Paese al quarto posto per numero di cremazioni eseguite in Europa, dopo Gran Bretagna, Germania e Francia.
La media di cremazioni per impianto nel 2018 è la seguente:
– Cremazione di cadaveri = 2.207 (2.163 nel 2017, rettificato);
– Cremazione di resti mortali = 452 (461 nel 2017, rettificato);
– Cremazioni totali = 2.659 (2.624 nel 2017, rettificato).

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