Il comma 1 dell’art. 72 della LR Lombardia /2019 (tra l’altro con sanzione da 1000 a 2000 euro a botta!) rende molto difficoltoso il trasporto di salma alle case funerarie.
Vediamo il perchè.
Il trasporto di salma può essere effettuato entro il territorio regionale lombardo solo da imprese che esercitano l’attività funebre ed entro 48 ore dal decesso.
Vi è l’obbligo di utilizzo di mezzi idonei e di sufficiente personale.
Necessita la certificazione del medico curante, o di continuità assistenziale, o di un medico dipendente o convenzionato con il SSN, dal quale risulti che il trasporto possa eseguirsi senza pregiudizio per la salute pubblica
Vengono previsti obblighi di comunicazione del trasporto di salma nei modi stabiliti al comma 4 dell’art. 72. Situazione che prevede una comunicazione dell’impresa funebre al comune di decesso.
E poi sarà il comune di decesso a comunicarlo (prima della partenza) al comune di destinazione e all’ASST competente per a visita necroscopica.
Non volendo assoggettare il trasporto di salma all’autorizzazione comunale, si adotta una formulazione contraddittoria con la definizione di cui all’art. 67-bis.
Si introduce un termine di esecuzione del trasporto funebre di 24 ore (utilizzando il termine trasferimento, che è improprio), collegandolo alla esecuzione di riscontro diagnostico, prelievo di organi o rilascio di autorizzazione a inumazione, tumulazione, cremazione.
Sembra cioè una sorta di obbligazione a svolgere in termini ristretti le operazioni di verifica e autorizzatorie, per poter consentire all’imprenditoria funebre di svolgere al meglio il servizio funebre e al cittadino di fruirne in tempi ravvicinati.
Come detto il trasporto di salma necessita prima della partenza che sia il Comune di decesso a comunicarlo al comune di destinazione e all’azienda sanitaria. E quindi in orario di chiusura degli uffici non se ne parla proprio di trasportare salme alla casa funeraria.
Dopo aver creato un sistema per aggirare l’autorizzazione comunale al trasporto funebre di salma attribuendo al certificato del medico la stessa funzione, si commette l’errore di volere l’avviso preventivo alla partenza del trasporto da parte del Comune.
Forse la Regione Lombardia intende assumere a proprio carico le spese per l’apertura notturna e festiva degli uffici comunali. Staremo a vedere. Ma anche se fossero integralmente pagati dalal regione, le limitazioni all’assunzione del personale renderebbero impossibile quelle assunzioni.
Il testo della norma regionale è presente anche sul sito www.funerali.org, nell’area Norme regionali