Dalla mezzanotte del 25 maggio 2018 sono entrate in vigore le nuove norme in materia di trattamento dei dati personali.
Molte le novità in arrivo, che di seguito sono sintetizzate.
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Intanto le stesse regole a tutela dei dati personali si applicano in tutti i 28 Paesi Ue e sono tenute a rispettarle anche le aziende non europee – Usa, Corea, Cina e altri operatori di diversi Paesi – che operano in Europa.
Queste regole rimettono al centro la persona:
deve essere sempre chiesto il consenso per la raccolta e il trattamento dei dati in modo comprensibile, non devono essere chieste più informazioni del necessario.
Aziende e pubbliche amministrazioni sono tenute a fornire a chi li richiede i dati in loro possesso.
Viene poi assicurata la portabilità dei dati e si applica il diritto all’oblio e si possono chiedere revoche, correzioni e risarcimenti.
I garanti della privacy acquisiscono un ruolo centrale di controllo e sanzionamento:
in caso di furto dei dati, le imprese hanno l’obbligo di avvertire i Garanti che dovranno prendere provvedimenti.
I cittadini potranno inoltre rivolgersi ai Garanti in caso di violazioni, e questi imporre multe sino al 4% del fatturato annuo a chi non ha rispettato le norme Ue.
Aziende e PA dovranno inoltre dotarsi di un esperto che gestisca i dati.