[Fun.News 3287] In GU il DPCM che aggiorna le metodologie di calcolo dei fabbisogni standard anche dei Comuni

Con l’ormai testo storico del DLGS 26/11/2010, n. 216, vennero approvati i criteri di calcolo dei fabbisogni standard, cioé dei parametri di finanziamento delle spese fondamentali di comuni, città metropolitane e province, per il superamento graduale e definitivo del criterio della spesa storica. <br> Congiuntamente alle capacità fiscali, i fabbisogni standard costituiscono i parametri sulla base dei quali è ripartita una crescente quota perequativa del Fondo di solidarietà comunale (30 per cento nel 2016, e poi via via maggiore fino al 100 per cento dal 2021).
Per il complesso calcolo dei fabbisogni standard la norma ha previsto di incarica un organo tecnico (la Soluzioni per il Sistema Economico – Sose s.p.a.).
Col tempo sono state pure semplificate le prime procedure individuate (modifiche introdotte con L. 208/2015, articolo 1, commi da 29 a 34), nonché cambiati gli organi tecnici di riferimento (ora la Commissione tecnica per i fabbisogni standard – CTFS).
E ora, dopo un lungo percorso, il Consiglio dei Ministri ha emanato il Dpcm. 22 dicembre 2017 “Aggiornamento a metodologie invariate dei ‘fabbisogni standard’ dei Comuni per il 2018” e pubblicato sulla G.U. n. 48/2018, S.O. n.10 del 27 febbraio 2018.
Con riferimento ai Comuni si sono individuate una serie di funzioni fondamentali, in alcuni ambiti specifici: funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo; polizia locale; istruzione pubblica; viabilità e trasporti; gestione del territorio e dell’ambiente; settore sociale.

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