La SEFIT, con propria circolare p.n. 903 del 04/10/2017, ha comunicato i limiti tariffari massimi valevoli per il territorio nazionale dal 1° gennaio 2018, a seguito delle previsioni di tasso di inflazione programmato contenute nella Nota di aggiornameto al DEF approvato dal Consiglio dei Ministri in data 23 settembre 2017.
I limiti tariffari vigenti per la cremazione, per effetto dei cambiamenti intervenuti nella dinamica inflattiva, vengono aumentati del 2%.
Difatti il TIP (tasso di inflazione programmato) per l’anno 2017, inizialmente fissato dal Governo nel 0,9%, venne poi rideterminato in corso d’anno 2017 nel 1,2%. E ora il TIP per l’anno 2018, è stato previsto nel 1,7% nel DEF sopra richiamato. Pertanto il moltiplicatore da applicarsi alla tariffa base del 2006 riportata nel D.M. 16 maggio 2006 diviene conseguentemente 1,1978691.
Cosicché le tariffe massime a far data dal 1° gennaio 2018 (con aliquota IVA al 22% laddove applicabile) sono le seguenti:
Anno 2018 | Imponibile | IVA (22%)* | Totale |
Cremazione di cadavere | 509,03 | 111,99 | 621,02 |
Cremazione di resti mortali | 407,23 | 89,59 | 496,82 |
Cremazione di parti anatomiche riconoscibili | 381,78 | 83,99 | 465,77 |
Cremazione di feti e prodotti del concepimento | 169,68 | 37,33 | 207,01 |
Dispersione di ceneri in cimitero | 205,67 | 45,25 | 250,92 |
* IVA nel caso in cui sia applicabile, cioè laddove non vi sia una esenzione oggettiva o soggettiva.
Si rammenta inoltre che si è ancora in attesa di definizione, da parte del Ministero dell’Interno, del riallineamento periodico tra inflazione reale e inflazione programmata (riallineamento da anni rimandato per effetto di provvedimenti specifici o per ritardo).