[Fun.News 3212] Quando non si accetta una sala del commiato vicino a casa

A Carcina, in provincia di Brescia, un’impresa funebre ha destinato alcuni ambienti in un condominio a sala del commiato.
La reazione di alcuni condomini, stanchi di cortei funebri, di persone in lutto che transitano sotto casa, è stata veemente e ben oltre le righe, tanto da determinare vari interventi delle forze dell’ordine e, alla fine, anche una sentenza a loro sfavorevole del Tar di Brescia con la quale i giudici amministrativi hanno respinto la richiesta dei due inquilini sanzionati che volevano venisse annullato il provvedimento della questura.
"Le attività di disturbo sono acclarate da 19 interventi dei Carabinieri, i quali nel novembre 2013 hanno sequestrato la radio dei due ricorrenti perché utilizzata a volume altissimo durante una veglia funebre – scrivono i giudici nella sentenza – Un ulteriore indizio affiora dall’avvenuta esposizione alle finestre di 3 bamboline tipo voodoo, trafitte da spilli e ritraenti i fratelli che gestiscono l’attività commerciale e loro padre".
Una situazione diventata ingestibile e fatta di: "Sale grosso e riso buttato sul vialetto di proprietà, crocchette gettate in giardino, la telecamera sul vialetto di proprietà sporcata scientemente, uccelli gettati dal balcone, testa e zampe di gallo ritrovate, vari imbrattamenti con l’olio e infine il danneggiamento dell’auto di una dei familiari", come si legge nella sentenza dello scorso 12 settembre 2017 con cui i due inquilini sono stati condannati a versare 3mila euro come compenso per le spese tecniche, 1.500 al ministero degli Interni e altrettanti ai vicini vessati.

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