Le linee guida europee in materia di trattamento dei rifiuti sono orientate a favorirne il riciclo. Lo stesso fanno le norme italiane. Per il settore cimiteriale queste indicazioni sono contenute negli articoli 12 e 13 del DPR 15/7/2003 n. 254.
Molti hanno conoscenza dell’obbligo di confezionamento e trattamento dei rifiuti da esumazione ed estumulazione, ma pochi sanno che anche per i cimiteri e gli impianti siti nei cimiteri vi è proprio una norma specifica, contenuta nel comma 2 dell’art. 13 DPR 254/2003, che recita:
"2. Nella gestione dei rifiuti provenienti da altre attività cimiteriali devono essere favorite le operazioni di recupero dei rifiuti di cui all’articolo 2, comma 1, lettera f), numero 2)."
Cioé: "2) altri oggetti metallici o non metallici asportati prima della cremazione, tumulazione od inumazione;"
Sono sempre maggiori, quindi, le esperienze di raccolta differenziata cimiteriale.
Una delle attività più utili è il riciclo di rifiuti metallici NON PERICOLOSi, derivanti dai crematori.
La particolarità di questo servizio “inventato” dalla ditta olandese Orthometals, che da circa 20 anni opera in tutto il mondo (in oltre 750 crematori nei vari continenti), è quella di valorizzare il recupero di questi rifiuti metallici, consentendo al gestore del crematorio di:
a) contribuire a recuperare metalli sempre meno presenti in natura, anziché disfarsene (si pensi ad es. ai metalli di cui sono costituite le protesi);
b) ottenere un ricavo garantito, anziché sostenere un costo di smaltimento per tali rifiuti: una volta detratte le spese di riciclo e raffinazione i ricavi rimanenti andranno al crematorio.
I risultati del servizio in Italia sono interessanti:
i rifiuti metallici riciclati sono passati da 0 del 2012 ai 41.191 Kg. del 2015, fino ai 63.343 Kg. del 2016.
La lista dei crematori convenzionati si è infoltita: ora sono 37 i diversi crematori visitati periodicamente, mentre altri 4 stanno valutando – attraverso una specifica prova – se aderire anch’essi al programma di riciclo.
Dopo la diffusione iniziale del servizio nel Nord e Centro Italia stanno aderendo anche crematori del Sud e pure quelli della Sardegna. E si sta valutando se offrire il servizio anche lungo l’intera dorsale adriatica.
Il ricavato dal riciclo di questi rifiuti può essere impiegato in vari modi:
– devoluto in beneficienza, come fanno diversi crematori del Nord Europa;
– a riduzione dei costi di funzionamento, con benefici nelle tariffe di ogni singolo crematorio aderente, che così può migliorare la concorrenzialità;
– per favorire la formazione del personale e il miglioramento qualitativo dell’impiantistica.
Nei prossimi giorni, e precisamente a partire dal 14 marzo 2017, per oltre una settimana, verrà effettuata una delle periodiche raccolte (ne vengono fatte 3 ogni anno per i grandi crematori e 1 all’anno per quelli minori) di questa tipologia di rifiuti.
Informazioni sulle caratteristiche del servizio sono reperibili in inglese al link: www.orthometals.com o in italiano al link SERVIZI ORTHOMETALS