[Fun.News 3088] Più autonomia per i Comuni, questa la richiesta dell’ANCI al Governo

“Più ancora che per il peso dei tagli passati, i Comuni si lamentano oggi, e giustamente, perché la spending review è stata negli anni regolamentata anche da interventi normativi introdotti nelle leggi finanziarie e in decreti legge, introducendo un livello insopportabile di lacci e lacciuoli francamente incompatibile non solo con il federalismo fiscale, ma con lo stesso principio di autonomia comunale sancito dalla Costituzione”.
Lo afferma il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, Enzo Bianco, intervenendo a Roma nel corso della V Conferenza sulla Finanza e l’Economia locale, organizzata da Ifel.
“Chiediamo che si provveda ora alla ricostruzione di un quadro di sistema nazionale e organico sulla finanza locale, che preveda i necessari vincoli ma lasci ai Comuni autonomia sulla loro realizzazione concreta”. Bianco porta l’esempio delle nuove opportunità per la ripresa degli investimenti: “Pur avendo le risorse, e pur avendo eliminato i vincoli che ci impedivano di investirle, rischiamo di ritrovarci comunque bloccati a causa dell’assenza del personale tecnico adeguato all’interno delle amministrazioni comunali, conseguente al blocco del turn over”. “Siamo molto soddisfatti – conclude Bianco – del livello di interlocuzione che abbiamo con Governo e Parlamento: ma chiediamo allo Stato, al Governo, che le cose che vengono concordate in sede di confronto politico siano poi effettivamente portate avanti. C’è un principio di affidabilità, al quale siamo tutti chiamati”.

“Sono d’accordo con le osservazioni di Ifel e Anci sul problema costituito dal blocco del personale dei Comuni e dal blocco della leva fiscale. Si tratta però di questioni che possono essere dipanate solo dalla massima autorità politica del governo, non dai tecnici”.
Lo afferma il consigliere economico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Luigi Marattin, nel corso del suo intervento alla V conferenza sulla finanza e l’economia locale organizzata dall’Ifel, a Roma.
“All’interno di una politica fiscale orientata alla diminuzione della pressione – spiega Marattin – un provvedimento di sblocco delle aliquote rischia di essere percepito come incoerente. La stessa cosa – aggiunge – vale per il personale”. Su quest’ultimo tema, però, Marattin aggiunge:
“Spero che il sistema di vincoli basato sul turno ver possa essere presto superato, perché perpetua un’inerzia inefficiente, per cui se in passato si è assunto tanto non si viene danneggiati eccessivamente, mentre se si è assunto poco diventa un meccanismo eccessivamente penalizzante. Spero invece – conclude Marattin – che si potrà andare verso una sorta di misura standardizzata di efficienza anche per il numero del personale, sulla scorta del principio dei fabbisogni standard”.

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