La SEFIT, con propria circolare p.n.537 del 27/10/2016, ha comunicato i limiti tariffari massimi valevoli per il territorio nazionale dal 1° gennaio 2017, a seguito delle previsioni di tasso di inflazione programmato contenute nel DEF approvato dal Consiglio dei Ministri.
E per effetto dei periodi di deflazione o comunque di inflazione bassa, degli scostamenti tra valori diversi programmati in corso d’anno dal Governo per l’inflazione, nel 2017 le tariffe di cremazione massime restano ferme ai valori del 2016.
L’unico cambiamento (di un centesimo, per effetto della approssimazione) è per la tariffa massima di dispersione in cimitero.
E’ appena il caso di accennare che non è stato ancora emanato il decreto interministeriale periodico di riallineamento tariffario trainflazione programmata e inflazione reale. Per cui, laddove sia emanato, i limiti dovranno essere conseguentemente modificati.
Ad ogni buon conto ecco di seguito i nuovi limiti per le tariffe di cremazione e dispersione ceneri in cimitero che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2017 (con aliquota IVA, laddove applicabile, al 22%):
Anno 2017 |
Incid. Perc.le |
Imponibile |
IVA (*) |
Totale (**) |
Cremazione |
||||
a) di cadavere |
100,0% |
499,04 |
109,79 |
608,83 |
b) di resti mortali |
80,0% |
399,23 |
87,83 |
487,06 |
c) di parti anatomiche riconoscibili |
75,0% |
374,28 |
82,34 |
456,62 |
d) di feti e prodotti del concepimento |
33,3% |
166,35 |
36,60 |
202,95 |
Dispersione di ceneri in cimitero |
100,0% |
201,64 |
44,36 |
246,00 |
(*) IVA nel caso in cui sia applicabile, cioè laddove non vi sia una esenzione oggettiva o soggettiva.