Il TAR Toscana ha bocciato il dimezzamento delle tariffe di cremazione deciso unilateralmente dall’amministrazione comunale di Pistoia nel settembre 2015, quando una delibera di giunta fece scendere il corrispettivo di una cremazione per un pistoiese da 604 a 272 euro (50%).
Il Tar ha anche deciso che il Comune dovrà risarcire la Socrem Pistoia, versandole tutti i soldi che non ha incassato nei mesi in cui le tariffe dimezzate sono rimaste in vigore.
Nella sentenza il Tar dà ragione alla Socrem.
Il dimezzamento delle tariffe è stato ritenuto illegittimo perché le tariffe pubbliche devono “assicurare l’equilibrio economico-finanziario dell’investimento e della connessa gestione” secondo quanto stabilisce il Testo unico sugli enti locali.
E anche sul fatto di non essere stata interpellata dal Comune prima della decisione, il Tar dà ragione alla Socrem: “appare evidente che il nuovo assetto tariffario, deliberato in assenza di alcun contraddittorio, non tiene in alcun conto la sostenibilità dei compensi richiesti, ponendosi in contrasto con lo stesso Statuto comunale che, all’articolo 57, richiama il principio dell’equilibrio economico finanziario nella gestione dei servizi pubblici”.
Tutto questo è contenuto nella sentenza pubblicata il 3 ottobre 2016, che può essere letta integralmente cliccando SENTENZA
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