Un corteo di 47 carri funebri provenienti da tutto l’Abruzzo ha sfilato una decina di giorni or sono per le strade di Pianella (comune di poco meno di 10.000 abitanti in provincia di Pescara), su e giù dal capoluogo alle frazioni, per tutto il pomeriggio, accompagnato dalla banda che scandiva marce a lutto contro la privatizzazione dei cimiteri del capoluogo, Cerratina e Castellana.
Motivo della protesta degli impresari funebri (e dei marmisti) la decisione del Comune di Pianella che, attraverso un project financing, ha incaricato per 17 anni una società molisana di gestire i tre cimiteri comunali, non riuscendo più l’ente a garantire un’adeguata manutenzione di loculi e servizi.
Il Comune ha però commesso l’errore (tra l’altro già oggetto di segnalazione dell’Antitrust per il Comune di Latina)
di affidare realizzazione di manufatti e gestione del cimitero assieme alle attività di cui non può disporre, cioé quelle private per l’attività marmorea cimiteriale (le iscrizioni nelle lapidi, la vendita di arredi tombali ecc.).
Gli impresari di onoranze funebri del posto proprio non l’hanno presa bene e, giustamente, hanno inscenato una manifestazione ad effetto.
Il project financing cimiteriale viene contestato a gran voce anche dallo Spi-Cgil, dai consiglieri di opposizione, da forze politiche, come il Pd e il M5s, e da una parte della popolazione, soprattutto per l’aumento dei costi a carico della famiglie sui servizi relativi a sepolture, estumulazioni, rimozioni di lapidi, montaggi di arredi e tutto ciò che concerne la sistemazione dei defunti.
Contro i provvedimenti adottati e i nuovi costi introdotti con il progetto di finanza hanno manifestato gli operatori del settore, aderendo alla mobilitazione indetta dal sindacato di categoria Federcofit.
La banda cittadina ha partecipato alla sfilata, con i musicisti che avanzavano insieme ai carri funebri.
Insomma, una scena da film …