E’ stata pubblicata sul BUR della regione Basilicata in data 1 giugno 2016 la Legge Regionale 31 maggio 2016, n. 11 NORME IN MATERIA FUNERARIA E CIMITERIALE E DI CIMITERI PER ANIMALI D’AFFEZIONE.
Il testo integrale è disponibile nella solita area Norme regionali del sito www.funerali.org al seguente link: VEDI.
Ricordiamone sinteticamente il percorso ed i contenuti.
Il Consiglio regionale della Basilicata aveva approvato qualche settimana o sono, all’unanimità, una proposta di legge sulle “Norme in materia funeraria e cimiteriale”, d’iniziativa del presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica (Udc).
Il nuovo impianto normativo, che interviene nell’ambito dell’ordinamento funerario italiano è composto da 67 articoli ed ha lo scopo di tutelare la salute pubblica nell’ambito delle funzioni e dei servizi correlati al decesso di ogni persona, nel rispetto della dignità, delle convinzioni religiose e culturali e del diritto di ognuno di poter scegliere liberamente la forma di sepoltura o la cremazione.
La Regione svolgerà, tra l’altro, l’attività di informazione sulla cremazione e su forme di sepoltura di minore impatto per l’ambiente, nel rispetto dei diversi usi funerari propri di ogni comunità. In particolare, la nuova legge punta a riorganizzare la tipologia di operatori cui è consentito svolgere attività funebre, per regolare la loro attività su precisi requisiti di affidabilità, di formazione e professionalità, di dotazioni strutturali sia relative al personale che ai mezzi.
Prevista, inoltre, l’attivazione delle case funerarie ed in genere delle strutture per il commiato, strutture al servizio delle famiglie, intese come spazi adeguati e dignitosi per l’accoglienza dei defunti e per l’esercizio di pratiche cerimoniali, come la veglia e il commiato. Si prevede inoltre di adottare regole che difendano l’effettiva libertà di scelta delle famiglie colpite da lutto, assicurando loro una corretta informazione nel momento del bisogno e di introdurre anche in Basilicata la sperimentazione di innovazioni cimiteriali funzionali alla corretta gestione dei cimiteri ed alla possibilità di rispondere alle nuove domande dei cittadini in una società multietnica.
Recependo un emendamento del consigliere Achille Spada (Pd), il testo prevede anche la possibilità di realizzare i cimiteri per gli animali di affezione. I siti deputati alla sepoltura degli animali potranno essere realizzati sia da enti pubblici sia da associazioni o da privati, previa autorizzazione del Comune di riferimento in ambiti conformi al regolamento edilizio, acquisito il parere igienico-sanitario dell’Azienda sanitaria competente per territorio.
La norma interviene sull’intero complesso normativo in campo funebre e cimiteriale, un po’ come la legge regionale del Veneto dal quale è stato attinto a piene mani, lasciando alcuni problemi interpretativi laddove la tecnica utilizzata dal legislatore è stata quella di copiare o, peggio, scrivere con diverse parole norme nazionali.
Difatti nella interpretazione della norma occorre andare a valutare la legge di principio statale e invece il regolamento statale cede rispetto al testo della legge regionale successiva, in contrasto.
La questione più rilevante e che determinerà effetti oltre modo negativi per la gestione cimiteriale è però quella data dall’obbligo nella pianificazione cimiteriale di garantire un numero di fosse pari a 3 volte le inumazioni (quindi quasi raddoppiando il precedente standard statale fissato dal DPR 285/1990) e introducendo lo standard di un numero di tombe, loculi, ecc. almeno doppio rispetto ai turni di rotazione delle sepolture a sistema di tumulazione. Standards veramente complicati da osservare.
E’ uno dei peggiori inciampi in cui può incappare una persona che va a copiare una norma (tra l’altro scritta male e che già crea notevoli problemi nel luogo in cui è stata approvata) fatta per altri territori. Ed è stata approvata all’unanimità!