SEFIT Utilitalia ha recentemente emanata la circolare di p.n. 342 del 11.04.2016 “Sepolcri privati nei cimiteri – Pregressa ammissibilità di cessione di sepolcro – Limiti e condizioni – Ulteriori, ed innovativi, indirizzi interpretativi della giustizia amministrativa”.
Nella circolare viene esaminata la sentenza n. 5072 del 6 novembre 2015 con cui il Consiglio di Stato, Sez. V, si è espresso in merito a due aspetti riguardanti la concessione di sepolture private all’interno dei cimiteri, entrambi previsti dal R.D. 21 dicembre 1942, n. 1880, ma in seguito non più ammessi con l’entrata in vigore prima del D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 e poi del vigente D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285:
1) la durata delle concessioni cimiteriali, che poteva essere sia a tempo determinato che indeterminato (perpetuità);
2) la legittimità della “cessione” / “trasmissione” di sepolcro privato nel cimiteri, sia per atto inter vivos, che mortis causa.
Per entrambi gli aspetti si evince come le suindicate norme del R.D. 1880/1942 possano considerarsi ancora produttive di alcuni effetti, nonostante il loro avvenuto superamento da parte della normativa successivamente intervenuta.
Per quanto riguarda in particolare il secondo, la sentenza prende in considerazione le diverse tipologie di sepolcri privati, differenziandone le conseguenze a seconda che il sepolcro sia stato fondato quale sepolcro di famiglia (o, gentilizio, che nel contesto ne è sinonimo), oppure sia stato fondato come sepolcro a carattere ereditario.