Cala la percentuale di italiani che fa ricorso agli annunci sui quotidiani per comunicare ad amici e conoscenti la scomparsa del proprio caro.
Secondo il vicepresidente della Feniof, il bolognese Massimo Benetti, può essere stimato intorno al 30% il calo del fatturato per necrologi pubblicati su giornali.
”La crisi del necrologio è una crisi di tutto il settore. Una volta i nostri nonni si sarebbero indebitati pensando alle spese per le cerimonie funebri, ma oggi l’Italia è ‘in bolletta’ e le persone stanno attente a quello che spendono”, ha detto Benetti, che aggiunge, “sono soprattutto i più giovani a servirsi di nuovi strumenti, come gli annunci online”.
Una crisi legata, secondo Benetti, “anche ai social network, dove si sono sviluppate forme di condoglianze interattive”.
La tendenza al ricorso al necrologio ‘tradizionale’ però resiste ancora: c’è infatti chi non rinuncia a dare la notizia della morte di un congiunto sui quotidiani, a volte anche con la pubblicazione di una foto del defunto.
Una tendenza, quest’ultima, che “resiste soprattutto nelle piccole città”.