[Fun.News 2963] Presidente ANAC in audizione al Senato: attività funebri, uno dei più grandi affari gestito dalla criminalità organizzata

Il 3 marzo 2016 il Presidente dell’Autorità Anticorruzione è stato ascoltato dalla Commissione XII del Senato in una audizione a tutto tondo che ha interessato la sanità e pure il settore funebre. Riportiamo qualche stralcio dell’intervento, rimandando chi fosse interessato al sito del Senato per la registrazione video dell’intervento –> WEBTV Senato.
“La sanità è da sempre uno dei settori oggetto del malaffare e anche di gruppi affaristici legati alla criminalità organizzata”. Così ha esordito Cantone.
Il presidente dell’Autorità Anticorruzione  rimarca in audizione in commissione Igiene e Sanità tutti i pericoli che si annidano nel comparto anche se ribadisce la sua diffidenza alle stime numeriche che “non hanno nessun carattere scientifico”.
Tra i temi discussi, quello degli appalti dove è previsto il potere di commissariamento delle realtà per cui sono stati accertati fatti corruttivi, per singolo appalto.
“Questo strumento ci consente di intervenire sul singolo specifico appalto ed è stato esteso ad aziende in regime di accreditamento. Abbiamo richiesto il commissariamento dell’Ospedale Israelitico di Roma. E altro giorno si è avviato il commissariamento due appalti in Lombardia, che è stato richiesto direttamente dal presidente della Regione”.
Altro capitolo quello dei Piani di prevenzione che molto spesso sono stati “copiati”. “Non è uno strumento etico ma di tipo organizzativo. Il Piano non consentirà più ai dirigenti di dire non lo sapevo, non me ne ero accorto, non avevo capito”.
Per quanto riguarda gli adempimenti Cantone ha ricordato come “dal punto di vista formale la sanità è la più virtuosa nella Pa” ma nella sostanza le cose sono diverse.
Sul fatto che il sistema di regole a contrasto della corruzione sia eccessivo Cantone si dice “favorevole ad una logica di semplificazione e devo dire che linee guida in materia di sanità vanno in questa direzione”.
Un riferimento anche alle attività funerarie.
“E’ un problema rilevante. Ma perché non prevedere l’iscrizione delle ditte a white list o di escludere chi è raggiunto da interdittive antimafia.
È uno dei più grandi affari gestito dalla criminalità organizzata.
I sistemi certificazione e qualità non riescono ad intervenire e il livello di evasione fiscale è elevato”.
Il presidente dell’anticorruzione ha poi rivelato come siano allo studio con Agenas “attività ispettive mirate nelle aziende sanitarie” per verificare il rispetto degli adempimenti.

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