Il Consiglio dei Ministri convocato per il 20 gennaio 2016 ha approvato nella notte gli schemi di undici decreti legislativi attuativi della legge Madia sulla pubblica amministrazione.
In attesa della lettura dei testi definitivi, ci si può basare sulle dichiarazioni di Presidente del Consiglio e Ministra Madia, in conferenza stampa.
L’iter prevede il passaggio dalle competenti commissioni parlamentari.
E poi alla fine l’approvazione del testo conclusivo da parte del Governo, che si augura di concludere il percorso entro il mese di aprile 2016.
Di seguito richiamiamo solo alcuni dei provvedimenti di maggiore interesse:
CONTROLLI SUL PERSONALE P.A.
– Il dipendente pubblico colto in flagranza a falsificare la sua presenza in servizio verrà punito entro 48 ore con la sospensione dall’incarico e dalla retribuzione. Se l’illecito non verrà denunciato il dirigente rischia pesanti sanzioni, fino al licenziamento (oggi al massimo c’è la sospensione). Iter accelerato per l’espulsione: entro un mese il procedimento per il licenziamento dovrà chiudersi (ora può durare anche 120 giorni). Previsti i danni di immagine: in caso di condanna da parte della Corte dei conti, dovrà versare non meno di 6 mesi di stipendio. A rischio i "complici", cioè coloro che abbiano agevolato con la loro condotta il comportamento fraudolento.
TAGLI ALLE PARTECIPATE
– Le amministrazioni hanno un anno e mezzo per eliminare quelle non strettamente necessarie: La regola dei CDA e il fatturato a guidare i tagli. Attesa per il decreto ministeriale per fissare i nuovi massimi nelle retribuzioni dei dirigenti.
La scure è sulle partecipate che hanno più consiglieri di amministrazione che dipendenti oppure un fatturato annuo inferiore a un milione di euro.
Norme (stile personale delle province) anche per le eccedenze di personale derivanti da fusione, liquidazione di partecipate o anche per razionalizzazione.
Infine inizialmente si calca che spariranno poco meno di 3000 società.
Vi sarà un netto calo numerico degli amministratori e le regole per costituire nuove società partecipate saranno molto più dure di quelle passate.
AMBITI OTTIMALI: ORA SI CHIAMERANNO DISTRETTI
– E’ prevista la fusione delle spa locali che si occupano di servizi pubblici:
acqua, e rifiuti vedranno ‘hub’ indicati dalle Regioni. Le previsioni parlano di un taglio da 8 mila a mille società pubbliche.
– Ora il territorio di riferimento sarà il distretto, che dovrà identificare la regione e, in caso non lo faccia, interviene il Governo coi poteri sostitutivi.
CONFERENZA DEI SERVIZI
– Cambia il modo di fare le conferenze di servizio (ora saranno telematiche) e vi sarà il silenzio-assenso, massimo 60
giorni per le decisioni.
Alcune valutazioni sugli effetti per il settore funebre e cimiteriale potranno essere diffuse dopo l’analisi degli ultimi testi.