Più di un nato su quattro ha genitori non coniugati; uno su tre al Centro-Nord.
E’ quanto emerge dal rapporto Istat sulla natalità diffuso oggi. Sono 138.680 i nati da genitori non coniugati nel 2014, oltre 5mila in più rispetto al 2013.
Negli ultimi cinque anni il loro peso relativo è aumentato di molto, dal 23,6% del 2010 al 27,6% del 2014, anche a causa della contemporanea diminuzione dei nati da genitori coniugati. I nati all’interno del matrimonio, infatti, scendono sempre di più (circa 57mila nozze in meno tra 2008 e 2014).
Nel 2014 inoltre i nati da coppie italiane scendono per la prima volta sotto quota 400mila: sono 398.540, quasi 82 mila in meno negli ultimi sei anni. Questo perché le donne italiane in età riproduttiva sono sempre di meno e hanno una propensione ad avere figli sempre più bassa. Nel 2014 sono stati iscritti in anagrafe per nascita 502.596 bambini, quasi 12mila in meno rispetto al 2013.
La questione ha incidenza, nel lungo termine, anche sulla polizia mortuaria e, in particolare sull’utilizzo di tombe da parte di persone conviventi e quindi con necessità di disciplinare opportunamente nei regolamenti di polizia mortuaria asituazione della sepoltura di conviventi.
Inoltre, nel lunghissimo termine, si possono notare gli effetti sulla composizione della popolazione (già circa il 20% dei nati non è figlio di italiani) con probabili usi e consuetudini diversi in termini di sepoltura di persone che crescono in ambiti familiari con consuetudini e tradizioni diverse da quelle italiane.