E’ on line il TG.fun del 2 dicembre 2015, il videoquindicinale trasmesso da www.funerali.org.
Poco più di cinque minuti dedicati ad un tema di interesse del settore funebre o cimiteriale italiano, con analisi e risposte a domande di un nostro esperto.
Questa puntata del nostro TG funerario d’approfondimento riguarda l aosservanza in cimitero sia delle norme specifiche di settore (polizia morturia) sia di quelle sulla sicurezza nei posti di lavoro.
Il problema di oggi si pone in questi termini: Regione Lombardia (ma la fattispecie in esame – per la sua generalità e diffusione – è estensibile anche ad altre realtà territoriali) tomba ipogea, per propria intrinseca conformazione, priva di diretto accesso al feretro per tutti i posti originariamente disponibili. Nel rinnovo l’amministrazione comunale deve tener presente che nel tempo si sono modificate norme che riducono oggettivamente (con una certa compressione dello spazio effettivamente fruibile) la capacità di tumulazione di feretri.
È, peraltro sempre possibile anche il ricorso alla deroga, in certe Regioni, addirittura con procedura semplificata e pressoché immediata.
La questione dell’operare in sicurezza è indipendente dall’eventuale rinnovo o dalla ri-concessione del sepolcro a nuovi titolari: nel senso che sta al concessionario avvalersi del soggetto gestore del cimitero per la collocazione del feretro nella tomba, in condizioni di sicurezza, e se le procedure del gestore impediscono di operarvi (non è tanto un problema di ASL, quanto di Responsabile di sicurezza) alla luce della attrezzatura esistente, il concessionario o ricorre a sue spese ad una ditta equipaggiata per compiere l’operazione (autorizzata dal Comune, sia l’operazione che la ditta) o usa la tomba per la sola collocazione di urna cineraria. Per completezza si precisa che la normativa vigente sulla sicurezza sul lavoro da lei citata (D.Lgs. 626/94) è superata (D.Lgs. n.81/2008) e che la norma non indica mai che non si può eccedere le due tumulazioni in verticale. È, invece, il documento di sicurezza e quindi la valutazione dei rischi che ha sviluppato il gestore che ha stabilisce, in base alle attrezzature utilizzate e alle circostanze se una soluzione sia o meno esperibile. Ma oggi esiste normalmente la possibilità di calarsi anche a livelli di discreta di profondità: generalmente si utilizzano sistemi di imbracatura del feretro) per evitare rischi di caduta della cassa in testa all’operaio e segnalatori di carenza di ossigeno oltre soglia in particolari situazioni. Quindi, in ultima analisi, l’amministrazione dovrebbe determinare una tariffa specifica connessa all’utilizzo effettivo consentito dalla normativa ora vigente di polizia mortuaria. Sulla base di questa tariffa il concessionario valuterà se provvedere al rinnovo o alla traslazione di feretri e urne, cassette resti in altra tomba (di nuova concessione e costruzione).
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