Dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri e le limature del testo di DDL stabilità 2016 per cercare di aggiustarlo secondo gli orientamenti ivi maturati, questo è stato bollinato dal MEF e successivamente inoltrato al Presidente della Repubblica. Dopo il suo benestare il testo è stato inviato al senato dove comincia l’iter approvativo.
Per il settore funebre, in particolare, si richiama l’attenzione sul comma 6 dell’articolo 49, concernente l’ampliamento dei soggetti che possono richiedere la detrazione delle spese funebri.
6. Al Testo Unico delle Imposte sui Redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917:
a) l’articolo 15, comma 1, lettera d), è sostituito dal seguente: “le spese funebri sostenute in dipendenza della morte di persone, per importo non superiore a euro 1.550 per ciascuna di esse;”;
… omissis…
Come si legge anche nella relazione di accompagnamento e come già commentato in una Fun.News della settimana passata:
L’articolo 15 del Tuir prevede che le spese funebri siano detraibili solo se sostenute in dipendenza della morte delle persone indicate nell’articolo 433 c.c., nonché di affidati o affiliati.
Si elimina (con la norma in approvazione NdR) il riferimento alla relazione di parentela con il defunto, consentendo così la detrazione in dipendenza del solo evento della morte.
L’intervento normativo supera le difficoltà di acquisizione dell’informazione relativa al grado di parentela, senza il quale non è possibile stabilire se la spesa sia o meno detraibile, al fine di consentire l’indicazione delle spese funebri nella dichiarazione dei redditi precompilata già a partire dall’anno d’imposta 2015.
Inoltre, la modifica normativa determinerebbe un aumento del numero dei contribuenti interessati all’emissione del documento che comprova il sostenimento della spesa funebre al fine di beneficiare della relativa detrazione, con evidenti effetti in termini di miglioramento delle attività di contrasto dell’evasione.
Va considerato, infine, che è già molto ampia la platea di beneficiari attualmente individuata dalla legge (coniuge, figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi, discendenti e ascendenti, generi e nuore, suoceri, fratelli e sorelle), pertanto la modifica normativa non dovrebbe assumere particolare rilievo in termini di gettito erariale.
Secondo le stimedi alcuni esperti del settore funebre italiano l’attuale livello di copertura della detrazione (85% del 600.000 decessi annui) potrebbe aumentare di poco, probabilmente attestandosi al 90%. E con effetti per la finanza pubblica sostanzialmente limitati.