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Nel cimitero comunale di … le sepolture sono dotate di luci attivate dalla ditta affidataria dell’appalto, ma il Comune ha riscontrato punti luce anomali, quali quelli funzionanti a pile (installate dai cittadini) e quelli che, riflettendo la luce solare, sembrano accesi. Ciò premesso si chiede se il Comune debba pretendere che i punti luce debbano essere esclusivamente quelli attivati dalla ditta affidataria o meno, in quanto né il regolamento di Polizia Mortuaria comunale, né il contratto stipulato con la ditta affidataria degli impianti di illuminazione norma la materia.
[2020] | per | Quesito pubblicato su ISF2020/1-c | TAG: CIMITERO-illuminazione votiva
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Un concessionario di tomba privata, con atto notarile rogato nel 1988, ha donato parte dei loculi ivi realizzati a terzi, che, nel 1992, si sono rivolti al Comune al fine della intestazione del sacello, sul presupposto di esserne proprietari, in forza della predetta donazione. All'epoca Il Comune si mostrò favorevole alla procedura richiesta, senza poi darne seguito per ragioni non conosciute. Ad oggi, l’intestazione del manufatto è ancora formalmente in capo al vecchio concessionario, ma, il donatario, avendo necessità di utilizzare il loculo per la tumulazione di un caro estinto, ora sollecita la definizione amministrativa della pratica. Il regolamento comunale di polizia mortuaria del Comune, pur prevedendo l’ipotesi di retrocessione di area o di manufatto al Comune, non contempla, come ovvio, simile eventualità. Il Servizio in intestazione si trova dunque a dover dare continuità all'azione allora avviata (1992) e, tenendo conto dell’atto di donazione, nel qua-le il legittimo concessionario ha inequivocabilmente manifestato la volontà di cedere a terzi parte del bene realizzato a sue spese, intenderebbe procedere ad una co-intestazione del manufatto (vale a dire intestare la concessione tombale, limitata-mente alla parte ceduta a questi). Ed essendo la donazione un atto di liberalità, non vi è da regolare nessuna transazione economica, di fatto mai avvenuta. Si chiede quindi se il Comune può operare in tal senso, oppure se la donazione resta un atto tra privati e quindi di nessuna valenza ai fini della possibilità di cointestazione della concessione cimiteriale predetta.
[2020] | per | Quesito pubblicato su ISF2020/1-b | TAG: intestazione, tomba
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Di rado capita che alcuni familiari chiedano di effettuare la veglia funebre a domicilio. Fermo restando che la Giunta Provinciale di Bolzano ha deliberato che sia il medico, che ha accertato la morte, in base al vigente regolamento di polizia mortuaria comunale, a rilasciare il nulla osta alla veglia funebre a domicilio (qualora non sussistano motivi igienici ostativi), si chiede se l’ASL debba esserne informata ai fini della verifica sulle condizioni dell’alloggio ove la veglia dovrebbe essere effettuata.
[2020] | per | Quesito pubblicato su ISF2019/4-f | TAG: Veglia funebre
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Nel cimitero comunale di … le sepolture sono dotate di luci attivate dalla ditta affidataria dell’appalto, ma il Comune ha riscontrato punti luce anomali, quali quelli funzionanti a pile (installate dai cittadini) e quelli che, riflettendo la luce solare, sembrano accesi. Ciò premesso si chiede se il Co-mune debba pretendere che i punti luce debbano essere esclusivamente quelli attivati dalla ditta affidataria o meno, in quanto né il regolamento di Polizia Mortuaria comunale, né il contratto stipulato con la ditta affidataria degli impianti di illuminazione norma la materia.
[2020] | per | Quesito pubblicato su ISF2019/4-e | TAG: CIMITERO-illuminazione votiva
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Un concessionario di tomba privata, con atto notarile rogato nel 1988, ha donato parte dei loculi ivi realizzati a terzi, che, nel 1992, si sono rivolti al Comune al fine della intestazione del sacello, sul presupposto di esserne proprietari, in forza della predetta donazione. All’epoca Il Comune si mostrò favorevole alla procedura richiesta, senza poi darne seguito per ragioni non conosciute. Ad oggi, l’intestazione del manufatto è ancora formalmente in capo al vecchio concessionario, ma, il donatario, avendo necessità di utilizzare il loculo per la tumulazione di un caro estinto, ora sollecita la definizione amministrativa della pratica. Il regolamento comunale di polizia mortuaria del Comune, pur prevedendo l’ipotesi di retrocessione di area o di manufatto al Comune, non contempla, come ovvio, simile eventualità. Il Servizio in intestazione si trova dunque a dover dare continuità all’azione allora avviata (1992) e, tenendo conto dell’atto di donazione, nel quale il legittimo concessionario ha inequivocabilmente manifestato la volontà di cedere a terzi parte del bene realizzato a sue spese, intenderebbe procedere ad una cointestazione del manufatto (vale a dire intestare la concessione tombale, limitatamente alla parte ceduta a questi). Ed essendo la donazione un atto di liberalità, non vi è da regolare nessuna transazione economica, di fatto mai avvenuta. Si chiede quindi se il Comune può operare in tal senso, oppure se la donazione resta un atto tra privati e quindi di nessuna valenza ai fini della possibilità di cointestazione della concessione cimiteriale predetta.
[2020] | per | Quesito pubblicato su ISF2019/4-d | TAG: donazione loculi, LOCULI CIMITERIALI
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Avrei bisogno di alcuni chiarimenti in merito alla scomparsa della tomba di mio nonno, senza nessun preavviso, da parte del Comune in cui insiste il cimitero. Ho provato più volte a contattare sia il Comune (sindaco compreso), sia gli operatori del cimitero, senza aver mai ricevuto risposte chiare. Come posso fare per risolvere tale situazione?
[2020] | per | Quesito pubblicato su ISF2019/4-c | TAG: CMesumazione, Concessioni scadenze, tomba
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I genitori di un feto (prodotto abortivo di 21 settimane + 3 gg.) vorrebbero richiedere la cremazione e la dispersione delle ceneri del ‘bimbo’. Si chiede quindi se i genitori possano avanzare tale richiesta e, in caso positivo, chi debba rilasciare il permesso di trasporto (l’Unità sanitaria locale oppure l’Ufficio di Stato civile).
[2019] | per | Quesito pubblicato su ISF2019/4-b | TAG: Autorizzazione Trasporto, Cremazione, dispersione ceneri
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Quali sono le norme da seguire per le urne cinerarie?
[2019] | per | Quesito pubblicato su ISF2019/4-a | TAG: Ceneri, Cremazione, Urne Cinerarie
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Il Comune di … deve decidere se autorizzare o meno la cremazione di una signora vedova senza figli né parenti, a detta delle due signore che la frequentavano nell'ultimo periodo in cui era in vita, le quali raccontano di aver raccolto, in vita, l’ultima volontà della signora ad essere cremata; la deceduta non ha lasciato però nulla di scritto in merito e non era iscritta a So.crem. Il Comune chiede quindi se si possa procedere alla cremazione, in via eccezionale a seguito di dichiarazione di terzi, solo dopo aver accertato che la defunta sia effettivamente senza eredi (si specifica che una delle due signore, aveva la firma sul conto corrente della defunta, ma non ne era l’amministratrice di sostengo).
[2019] | per | Quesito pubblicato su ISF2019/3-b | TAG: CREMAZIONE-autorizzazione alla cremazione
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Il titolare di una impresa funebre con sede in un Comune del Trentino Alto-Adige ha sempre operato all'interno della propria abitazione familiare (un maso). Ma ora, essendo aumentata l’attività, vorrebbe trasferirsi in una sede più consona. Ha quindi acquistato il terreno, predisposto il progetto di costruzione della sede, e chiesto alla Provincia Autonoma di competenza la modifica del Piano Urbanistico per procedere ai lavori (procedura alquanto complicata poiché l’Ufficio Urbanistico provinciale ha considerato l’attività dell’impresa come attività artigianale e quindi non è possibile, su quel terreno, né costruire, né variare il piano urbanistico). Ciò premesso chiede se il D.M. 31 dicembre 1983 “Individuazione delle categorie dei servizi pubblici locali a domanda individuale” è ancora valido e se può essere preso a riferimento per motivare la propria ragione nei confronti della Provincia.
[2019] | per | Quesito pubblicato su ISF2019/3-a | TAG: VARI