Cremazione: cosa succede nel Regno Unito? (tante domande e qualche risposta…)

Abbiamo scandagliato il web per vedere quali domande facciano le persone sui siti web del Regno Unito e tratto qualche risposta interessante anche per la nostra realtà italiana. Ecco di seguito le domande e le relative risposte, quello che nel gergo web è noto come FAQ.

I resti cremati possono essere temporaneamente consegnati alla famiglia in attesa della loro destinazione finale?

In Gran Bretagna, l’avente titolo richiedente la cremazione può avere in affido l’urna e conservare i resti cremati in un domicilio privato, se necessario, dietro preventiva e specifica autorizzazione comunale.
Determinati crematori manterranno in deposito le urne contenenti le ceneri cremate per un periodo limitato e alcuni potrebbero addebitare un costo per questo servizio di custodia extra.

Come si realizza un giardino delle rimembranze?

Il Giardino delle Rimembranze è costituito da aree speciali, spesso tenute a verde, riservate allo scopo di seppellire o disperdere i resti cremati.
Questa zona, comunque molto discreta e riservata del cimitero è solitamente adiacente all’edificio del crematorio ed è costantemente utilizzata per questa funzione.
Potrebbe non essere possibile contrassegnare o identificare la posizione esatta dei singoli resti cremati, una volta sversati all’esterno dell’urna.

Qual è la sorte dei metalli rinvenuti tra le ceneri, dopo l’avvenuta cremazione del cadavere?

Ogni crematorio è diverso e, a seconda della filosofia e dalla politica gestionale scelta come obiettivo e mission etico-sociale: qualsiasi metallo rinvenuto nel momento di post combustione del feretro deve essere stoccato nell’ambito del crematorio, in attesa di smaltimento come rifiuto speciale del crematorio o avvio a riciclo.
Ma, soprattutto, queste operazioni di produzione di elementi metallici saranno annotate nei singoli registri carico e scarico, di cui ogni crematorio deve assolutamente disporre, così da esibirli durante eventuali controlli della pubblica autorità, sull’attività dell’ara crematoria.

La cremazione delle parti anatomiche riconoscibili produce ceneri?

Le parti del corpo, avviate alla cremazione, normalmente sono costituite da tessuti molli e in assenza di qualsiasi struttura ossea non si produrrà alcun residuo cremato, quelle riconoscibili, invece, cioè arti o porzioni degli stessi, possono effettivamente esser distrutte con il calore in una minima porzione di ceneri.

Approssimativamente quale quantità di ceneri potrebbe esser rinvenuta a seguito di una cremazione di un bambino morto subito dopo il parto, di un bambino nato morto o di un bambino deceduto in tenerissima età?

Le madri di bambini nati morti o le famiglie di bimbi deceduti subito dopo il parto o ancora venuti a mancare da molto piccoli che stiano considerando la cremazione dovrebbero essere informate che la quantità di ceneri rinvenibile dopo la cremazione è veramente limitata, nonostante l’uso di pratiche operative che massimizzino l’opportunità di recuperare le ceneri alla fine del processo di cremazione.
Tuttavia, come evidenziato nel Report of the Infant Cremation Commission guidato da Lord Bonomy, dovrebbe essere dolorosamente chiarito che esiste la possibilità concreta di non riuscir proprio a recuperare eventuali ceneri, per l’estrema evanescenza della spoglia mortale e alle famiglie dovrebbe essere ricordata la disponibilità dell’opzione di sepoltura più classica.

Indicativamente quale, infine, la ragionevole capienza di un’urna pensata per accogliere tutte le ceneri di cadavere di persona adulta? 

La combustione di un cadavere di media corporatura produce ceneri il cui peso è stimabile circa tra i 2 e i 4 KG.

Written by:

Carlo Ballotta

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