“Case funerarie ed impianti di cremazione green sono il futuro sostenibile per le nostre città.
Oramai c’è troppo cemento nei nostri cimiteri comunali, occorre cambiare rotta”.
A lanciare l’allarme sul tema è il presidente dell’associazione ‘Italia Nostra Terre del Cerrano’, Domenico Zenobio, che evidenzia come occorre guardare alla difesa dell’ambiente e non potenziare più i cimiteri.
Al riguardo afferma: “Abbiamo scritto alla Regione Abruzzo per accelerare la costruzione di impianti per la cremazione dei defunti. Chiediamo di sapere per quale motivo in Abruzzo non esiste un impianto per chi vuole essere cremato.
I cimiteri stanno diventando più grandi delle città e chi sceglie questa modalità di trapasso deve andare fuori regione, con indubbie problematiche burocratiche e legate alla lontananza”.
“La Regione ha normato la possibilità di cremazione con la L.R. 10 agosto 2012, n. 41 – ha spiegato il Servizio Prevenzione Sanitaria, Medicina Territoriale Abruzzo – che riporta, tra le disposizioni anche forme di sepoltura di minore impatto per l’ambiente, nel rispetto dei diversi usi funerari propri di ogni comunità”.