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  • Quesito pubblicato su ISF2000/3-a

    Premesso che all'interno del cimitero è presente una chiesa contenente n. 158 loculi e n. 50 ossari, il Comune di .……. chiede se questi ossari, essendo in luogo chiuso, debbano essere chiusi con muratura oppure, si possano avvitare, senza murare le lapidi esterne in marmo con le scritte e accessori. Inoltre chiede quale comportamento si debba tenere in materia di chiusura degli ossari posti in fregio al muro di cinta del cimitero e in blocchi da n. 120 loculi ossari posti al centro del cimitero. In ultima analisi chiede se vi sia una normativa al riguardo.
    Anno: 2000
  • Quesito pubblicato su ISF2000/2-q

    Il Comune di ... chiede in quali circostanze possa essere richiesta la corresponsione di un diritto fisso.
    Anno: 2000
  • Quesito pubblicato su ISF2000/2-p

    Il Comune di ... domanda quale sia l’iter procedurale di approvazione del piano regolatore cimiteriale? Si tenga presente che il piano regolatore redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale non prevede nessun ampliamento dei Cimiteri.
    Anno: 2000
  • Quesito pubblicato su ISF2000/2-o

    Il Comune di ... chiede come possa essere risolto il problema relativo ai decessi nel fine settimana, allorquando diviene estremamente difficile rintracciare il medico di famiglia, con la conseguenza che non si è in grado di portare la dichiarazione di morte con il relativo modello Istat compilato allo stato civile del Comune entro le 24 ore previste. Il Comune fa rilevare che il medico necroscopo, interrogato in merito a tale circostanza, afferma che non rientra fra i sui compiti quello di compilare tale documento. Il Comune di ... vorrebbe che il modello Istat venisse controsiglato dal medico necroscopo. È una procedura corretta?
    Anno: 2000
  • Quesito pubblicato su ISF2000/2-n

    Il Comune di ... chiede se il forno crematorio possa essere costruito nell’area di rispetto senza ampliare il Cimitero?
    Anno: 2000
  • Quesito pubblicato su ISF2000/2-m

    Il Comune di ... chiede notizie circa l’approvazione di norme tecniche inerenti alla gestione dei rifiuti cimiteriali (art. 45 comma 4 del D. Lgs. 22/97)?
    Anno: 2000
  • Quesito pubblicato su ISF2000/2-l

    L’Art. 13.2 della circolare del Ministero della Sanità del 24/6/93 n. 24 prevede che le misure d’ingombro libero interno per la tumulazione in ossarietto individuale non deve essere inferiore ad un parallelepipedo con il lato più lungo di metri 0,70, di larghezza metri 0,30 e di altezza metri 0,30. Per le nicchie cinerarie individuali dette misure non potranno essere inferiori rispettivamente a metri 0,30 x metri 0,30 x metri 0,50. Poiché vengono assegnate ai cittadini aree novantanovennali per la realizzazione di sepolture di famiglia idonee per la tumulazione di sole cassettine per ceneri o resti mortali il Comune di ... chiede, alla luce di quanto previsto dall’Articolo sopra citato, se le misure minime degli ossarietti individuali o delle nicchie cinerarie individuali debbano necessariamente riferirsi anche alla tipologia di sepoltura sopra descritta o, diversamente se tali dimensioni debbano essere rispettate, in via esclusiva nella realizzazione di nuovi manufatti per cellette ossario o cinerarie realizzate dall’Amministrazione Comunale ed assegnate singolarmente (cellette ossario e cellette cinerarie individuali).
    Anno: 2000
  • Quesito pubblicato su ISF2000/2-i

    Il Comune di … a seguito di verifica ha notato che in passato alcune tombe di famiglia sono state costruite senza un progetto approvato. In aggiunta, nonostante il fatto che il regolamento comunale prevedesse che, ad opera finita e prima dell'uso, dette tombe dovessero essere collaudate dal Comune allo scopo di accertare se la costruzione fosse stata eseguita secondo il disegno e progetto approvato, sentito il parere dell'organo sanitario competente, in realtà nessuna di queste è stata collaudata. Ora al fine di sanare tale situazione il Comune chiede quale strada si possa seguire e se sia il caso di formulare un apposito articolo nel regolamento comunale di polizia mortuaria con cui sanare tale situazione.
    Anno: 2000
  • Quesito pubblicato su ISF2000/2-h

    Il Dirigente dei servizi funerari del Comune di ... domanda se il trasporto di resti mortali, dal cimitero ad un impianto di cremazione, possa essere effettuato direttamente dalla famiglia con la propria automobile. In dottrina vi sono posizioni antecedenti l'uscita della circolare 10/98 del Min. Sanità che propendono per la non necessarietà dell’utilizzo di apposita autofunebre, vista la non assogettibilità del trasporto di ossa e resti mortali alle misure igieniche previste per il trasporto di salme. Di conseguenza il trasporto avrebbe potuto essere effettuato anche da un privato cittadino, a condizione che le ossa o resti fossero racchiusi in cassettine di zinco. Dopo l’emanazione della C.M. circolare n. 10/98 la nozione di resti mortali è stata estesa ed ora comprende anche gli esiti trasformativi del tipo corificazione. Tuttavia anche i resti corificati non comportano problemi di natura igienico-sanitaria, e non necessitano quindi per il trasporto di un apposito carro funebre: non possono però essere forzatamente ridotti in una cassettina di zinco, e per il trasporto ad impianto di cremazione devono, quindi, essere contenuti in una cassa di legno. In un simile caso si presenterebbe il problema della persona autorizzata al trasporto ed anche del mezzo verrebbe sicuramente riproposto: sarebbe pertanto opportuno affrontarlo almeno a livello di circolare. La normativa a riguardo manca, infatti, di riferimenti specifici: nel DPR n. 285/90, quando si parla di "incaricato di trasporto" ci si riferisce unicamente al trasporto di cadavere (v. art. 23). Anche la C.M. n. 24/93, al punto 5.4, nell’attribuire all’incaricato del trasporto la qualifica di incaricato di pubblico servizio, fa riferimento al trasporto di salma, e non menziona il trasporto di ossa e resti mortali assimilabili. Pertanto, in una futura circolare ministeriale si potrebbe espressamente concedere al privato cittadino la facoltà di trasportare personalmente e con proprio mezzo i resti riducibili in cassettina zincata, riservando però alle ditte di pompe funebri il trasporto (anche con semplice furgone, e non necessariamente con autofunebre ex art. 20 DPR 285/90) il trasporto dei resti non riducibili.
    Anno: 2000
  • Quesito pubblicato su ISF2000/2-g

    La AUSL di... pone un quesito relativo aIl'art. 20: vale a dire a chi competa fornire il registro su cui l'AUSL annota le verifiche annuali di idoneità dei carri funebri. Le ditte di pompe funebri, infatti, utilizzano a questo scopo dei libretti consegnati loro dalle aziende che curano la trasformazione del carro funebre. L’AUSL domanda se gravi su di essa l’obbligo di provvedere direttamente alla predisposizione del registro ex art. 20 DPR n. 285/90, in quanto il libretto fornito dalle autocarrozzerie non è vidimato e quindi non può fungere da registro; inoltre, spesso su questi libretti compare la pubblicità di marche automobilistiche, e questo sarebbe incompatibile con l'ufficialità attribuita ad un registro. La AUSL domanda se esistano disposizioni legislative relative alla "forma" del registro, o che sanciscano l’obbligo della stessa di provvedere alla redazione dei registri oppure alla vidimazione di modelli già esistenti.
    Anno: 2000